Cos’hanno in mente i nostri figli quando, appena in grado di parlare, si impegnano con tutta la serietà di cui sono capaci nella costruzione di realtà immaginarie? Come si articolano i loro stati coscienti, apparentemente più simili a un magma fangoso che al trasparente flusso cartesiano di cui ci parlano i filosofi? Cosa ci può dire la loro mente sul nostro modo di pensare? Alison Gopnik si muove in una terra di confine, tra scienza, filosofia e i sentimenti di una madre, per mostrarci che i nostri bambini sono tutt’altro che esseri irrazionali o limitati nelle loro capacità intellettuali. Anzi, ci sono buone ragioni per credere che siano molto più intelligenti, perspicaci e consapevoli degli adulti. Lo studio del loro comportamento ci avvicina così ai fondamenti del nostro essere uomini: gli occhi di un neonato che catturano lo sguardo del genitore ci spiegano cosa sono amore e fedeltà, mentre le esplorazioni instancabili di un bambino appena più grande nascondono le ragioni che ci muovono verso la ricerca scientifica e la scoperta di nuovi mondi. Scienziata e mamma, Alison Gopnik ha saputo cogliere perfettamente, in queste pagine rigorose ma empatiche, tutta la deliziosa complessità infantile. Non a caso Il bambino filosofo ha immediatamente riscosso un ampio consenso internazionale. È un libro che ha fatto e farà discutere. Ma soprattutto, dopo averlo letto, non potremo che guardare ai nostri figli in modo completamente nuovo. Alison Gopnik insegna psicologia alla University of California di Berkeley. È un’esperta di rilievo internazionale nello studio dell’apprendimento infantile. Le sue ipotesi sulla struttura della mente dei bambini sono state pionieristiche e hanno gettato nuova luce su molti interrogativi filosofici fondamentali. L’attività scientifica di Alison Gopnik è accompagnata da un indiscusso successo editoriale: in traduzione italiana è uscito Tuo figlio è un genio (scritto con Andrew Meltzoff e Patricia Kuhl, Milano 2000), tradotto in più di venti lingue.
Cos’hanno in mente i nostri figli quando, appena in grado di parlare, si impegnano con tutta la serietà di cui sono capaci nella costruzione di realtà immaginarie? Come si articolano i loro stati coscienti, apparentemente più simili a un magma fangoso che al trasparente flusso cartesiano di cui ci parlano i filosofi? Cosa ci può dire la loro mente sul nostro modo di pensare? Alison Gopnik si muove in una terra di confine, tra scienza, filosofia e i sentimenti di una madre, per mostrarci che i nostri bambini sono tutt’altro che esseri irrazionali o limitati nelle loro capacità intellettuali. Anzi, ci sono buone ragioni per credere che siano molto più intelligenti, perspicaci e consapevoli degli adulti. Lo studio del loro comportamento ci avvicina così ai fondamenti del nostro essere uomini: gli occhi di un neonato che catturano lo sguardo del genitore ci spiegano cosa sono amore e fedeltà, mentre le esplorazioni instancabili di un bambino appena più grande nascondono le ragioni che ci muovono verso la ricerca scientifica e la scoperta di nuovi mondi. Scienziata e mamma, Alison Gopnik ha saputo cogliere perfettamente, in queste pagine rigorose ma empatiche, tutta la deliziosa complessità infantile. Non a caso Il bambino filosofo ha immediatamente riscosso un ampio consenso internazionale. È un libro che ha fatto e farà discutere. Ma soprattutto, dopo averlo letto, non potremo che guardare ai nostri figli in modo completamente nuovo. Alison Gopnik insegna psicologia alla University of California di Berkeley. È un’esperta di rilievo internazionale nello studio dell’apprendimento infantile. Le sue ipotesi sulla struttura della mente dei bambini sono state pionieristiche e hanno gettato nuova luce su molti interrogativi filosofici fondamentali. L’attività scientifica di Alison Gopnik è accompagnata da un indiscusso successo editoriale: in traduzione italiana è uscito Tuo figlio è un genio (scritto con Andrew Meltzoff e Patricia Kuhl, Milano 2000), tradotto in più di venti lingue.