L’originarietà del sacro

Published in Sociologia n. 2/2018 - Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali dell'Istituto Luigi Sturzo, diretta da Andrea Bixio

Nonfiction, Social & Cultural Studies, Social Science, Sociology
Cover of the book L’originarietà del sacro by Andrea Bixio, Gangemi Editore
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Andrea Bixio ISBN: 9788849243628
Publisher: Gangemi Editore Publication: April 11, 2019
Imprint: Gangemi Editore Language: Italian
Author: Andrea Bixio
ISBN: 9788849243628
Publisher: Gangemi Editore
Publication: April 11, 2019
Imprint: Gangemi Editore
Language: Italian

Oggi siamo abituati a pensare il sacro come qualche cosa di non originario. Siamo soliti ragionare in questo modo in base ad una antica tradizione di pensiero, per la quale l’esperienza ed il concetto primigenei sono quelli compendiati dalla categoria dell’essere. Il sacro, perciò, ci appare come una qualificazione secondaria di ciò che si dà come ‘l’esistente’. In una tale condizione siamo spinti, di conseguenza, a ritenere che vi debba essere una qualche ‘potenza secondaria’ che sia al fondamento del sacro e che sia la vera ‘ragione’ della possibilità di intenderne il senso. Questa potenza la identifichiamo sostanzialmente in noi stessi. Ma, una volta assunta una tale direzione, al termine di un lungo percorso, il sacro finiamo per risolverlo, durkheimianamente, nelle potenze sociali, intese come qualcosa che proviene necessariamente dalla nostra azione e che tuttavia sovrasta l’individuo, sfuggendo, solo apparentemente, al suo controllo. A nostro parere questo tipo di concezione ci porta a delle conclusioni paradossali; perché il sacro lo avvertiamo da un lato come una potenza legata alle origini dell’esperienza umana e però subito anche come una semplice chimera sotto le spoglie della quale la sovrastante socialità afferma il suo primato. In ogni caso, alla fine dell’itinerario qui tracciato, ci accomodiamo in una concezione ontologica secondo la quale, il sacro appare come una categoria sviluppata per ragioni ‘mondane’, ovvero per ragioni di utilità sociale; mentre l’esistente si afferma come ciò che è dato in modo assoluto; ovvero nell’assolutezza del suo semplice essere. Cosicché il senso del nostro mondo, riducendosi solo al semplice fatto di ‘esserci’, finisce per non poter esprimere alcun senso, alcun valore, alcuna sacralità originaria.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Oggi siamo abituati a pensare il sacro come qualche cosa di non originario. Siamo soliti ragionare in questo modo in base ad una antica tradizione di pensiero, per la quale l’esperienza ed il concetto primigenei sono quelli compendiati dalla categoria dell’essere. Il sacro, perciò, ci appare come una qualificazione secondaria di ciò che si dà come ‘l’esistente’. In una tale condizione siamo spinti, di conseguenza, a ritenere che vi debba essere una qualche ‘potenza secondaria’ che sia al fondamento del sacro e che sia la vera ‘ragione’ della possibilità di intenderne il senso. Questa potenza la identifichiamo sostanzialmente in noi stessi. Ma, una volta assunta una tale direzione, al termine di un lungo percorso, il sacro finiamo per risolverlo, durkheimianamente, nelle potenze sociali, intese come qualcosa che proviene necessariamente dalla nostra azione e che tuttavia sovrasta l’individuo, sfuggendo, solo apparentemente, al suo controllo. A nostro parere questo tipo di concezione ci porta a delle conclusioni paradossali; perché il sacro lo avvertiamo da un lato come una potenza legata alle origini dell’esperienza umana e però subito anche come una semplice chimera sotto le spoglie della quale la sovrastante socialità afferma il suo primato. In ogni caso, alla fine dell’itinerario qui tracciato, ci accomodiamo in una concezione ontologica secondo la quale, il sacro appare come una categoria sviluppata per ragioni ‘mondane’, ovvero per ragioni di utilità sociale; mentre l’esistente si afferma come ciò che è dato in modo assoluto; ovvero nell’assolutezza del suo semplice essere. Cosicché il senso del nostro mondo, riducendosi solo al semplice fatto di ‘esserci’, finisce per non poter esprimere alcun senso, alcun valore, alcuna sacralità originaria.

More books from Gangemi Editore

Cover of the book La dimensione ebraica by Andrea Bixio
Cover of the book Stefano Maderno scultore 1571 ca. - 1636 by Andrea Bixio
Cover of the book Roberta Buttini. Antropologia Cosmica by Andrea Bixio
Cover of the book Alla stanga di Giovanni Segantini, un restauro by Andrea Bixio
Cover of the book Bollettino del Centro di Studi per la Storia dell'Architettura n. 45-52. Anni 200/-2015 Numero unico by Andrea Bixio
Cover of the book Wealth inequality and the pristine Hawaiian State: a political economy approach by Andrea Bixio
Cover of the book BIM 3.0 Dal disegno alla simulazione by Andrea Bixio
Cover of the book Sketchpad: sulla nascita del disegno digitale | Sketchpad: the birth of digital drawing by Andrea Bixio
Cover of the book Le storie della Vergine nella Cappella della Madonna della Strada al Gesù by Andrea Bixio
Cover of the book Dall'Aspromonte a Porta Pia. I Borbone, Pio IX e Garibaldi by Andrea Bixio
Cover of the book Tripoli Medina Mediterranea by Andrea Bixio
Cover of the book Le origini sociali della corruzione by Andrea Bixio
Cover of the book Lo studio degli stereotipi e delle rappresentazioni sociali attraverso la sociologia visuale. Un esperimento di integrazione tra tecniche visuali e tecniche quantitative by Andrea Bixio
Cover of the book Ambiente e architetture di San Giovanni in Fiore by Andrea Bixio
Cover of the book War & Art WWI – USA in ITALY by Andrea Bixio
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy