Il passaggio da Quattrocento segna uno snodo epocale, come sottolineato da Voltaire e da Smith, uno spartiacque drammatico in una storia che solo da questo momento può essere definita veramente mondiale, perché unificata dalle imprese di Colombo e Vasco de Gama. Il 1492 è tuttora considerato istituzionalmente il terminus a quo della storia moderna non solo per l’impresa di Colombo, ma anche per altri grandiosi eventi di immediata risonanza, quali la caduta di Granada, la morte di Lorenzo il Magnifico e la calata di Carlo VIII. Le esplorazioni del Quattro-Cinquecento provocano una vera e propria rivoluzione spaziale, che si traduce contraddittoriamente sia in una vertiginosa dilatazione degli orizzonti ormai su scala planetaria, sia in una compressione degli spazi, perché i contorni del mondo appaiono ormai definiti e misurabili. Col Cinquecento si avvia così un processo planetario di integrazione economica, politica e culturale fra spazi e popoli che sfocerà, nel XIX secolo, in una vera e propria globalizzazione. Se il 1492 rappresenta l’avvio di un processo di unificazione, per quanto discontinuo e drammatico, il 1517 segna l’inizio della dissoluzione dell’unità spirituale dell’Occidente, che richiede una ridefinizione dell’identità europea. La frattura rappresentata dall’epoca della Riforma e Controriforma non fa che accentuare la de-sacralizzazione del mondo, della società e della natura, che spalanca prospettive – o abissi – prima impensabili nella riflessione politica, filosofica e scientifica. Per quanto riguarda la dimensione politica, invece, il Cinquecento vede da un lato l’affermazione definitiva dello Stato territoriale moderno, per lo più monarchico, come modulo di base dell’Europa moderna e contemporanea, e dall’altro l’articolazione di questi Stati in un sistema organico di relazioni, in equilibrio instabile ma durevole. In questo ebook si indagano tutti i risvolti e le implicazioni dei grandi eventi del Cinquecento che hanno determinato l’ingresso dell’Europa nella modernità.
Il passaggio da Quattrocento segna uno snodo epocale, come sottolineato da Voltaire e da Smith, uno spartiacque drammatico in una storia che solo da questo momento può essere definita veramente mondiale, perché unificata dalle imprese di Colombo e Vasco de Gama. Il 1492 è tuttora considerato istituzionalmente il terminus a quo della storia moderna non solo per l’impresa di Colombo, ma anche per altri grandiosi eventi di immediata risonanza, quali la caduta di Granada, la morte di Lorenzo il Magnifico e la calata di Carlo VIII. Le esplorazioni del Quattro-Cinquecento provocano una vera e propria rivoluzione spaziale, che si traduce contraddittoriamente sia in una vertiginosa dilatazione degli orizzonti ormai su scala planetaria, sia in una compressione degli spazi, perché i contorni del mondo appaiono ormai definiti e misurabili. Col Cinquecento si avvia così un processo planetario di integrazione economica, politica e culturale fra spazi e popoli che sfocerà, nel XIX secolo, in una vera e propria globalizzazione. Se il 1492 rappresenta l’avvio di un processo di unificazione, per quanto discontinuo e drammatico, il 1517 segna l’inizio della dissoluzione dell’unità spirituale dell’Occidente, che richiede una ridefinizione dell’identità europea. La frattura rappresentata dall’epoca della Riforma e Controriforma non fa che accentuare la de-sacralizzazione del mondo, della società e della natura, che spalanca prospettive – o abissi – prima impensabili nella riflessione politica, filosofica e scientifica. Per quanto riguarda la dimensione politica, invece, il Cinquecento vede da un lato l’affermazione definitiva dello Stato territoriale moderno, per lo più monarchico, come modulo di base dell’Europa moderna e contemporanea, e dall’altro l’articolazione di questi Stati in un sistema organico di relazioni, in equilibrio instabile ma durevole. In questo ebook si indagano tutti i risvolti e le implicazioni dei grandi eventi del Cinquecento che hanno determinato l’ingresso dell’Europa nella modernità.