In questo ebook ci si avventura nell’ultimo periodo del Medioevo, il Medioevo gotico, che introduce un rapporto privilegiato con la natura, la vita, la realtà, dopo le incursioni irrazionali e fantastiche dell’iconografia romana. Nel vasto mondo neolatino, il cui cuore è la Francia, è la cultura gotica ad assumere il ruolo di referente attorno al quale si organizza un sistema del sapere che si rivelerà fondante per la cultura d’Occidente. Un’arte ricca e complessa, fatta di intrecci e contaminazioni formali, fertili e creative tra civiltà d’Occidente e tradizioni decorative dell’Asia. Questi sono anche i secoli delle cattedrali, summae del pensiero teologico e dei suoi schemi dottrinari, immagine del mondo che scultori e architetti hanno plasmato nella pietra, sotto una sorprendente spinta costruttiva che coinvolge anche conventi, abbazie, basiliche, palazzi pubblici e castelli; mentre in scultura e pittura si affermano, in opposizione alla fissità dell’icona bizantina, rappresentazioni calate in un tempo e in uno spazio vissuti, legate a una dimensione tattile e terrena del mondo. E in tutto questo si staglia la figura di Giotto, che imprime all’arte quel timbro occidentale che caratterizza i più alti valori creativi dell’ultimo Duecento e impone un nuovo codice delle forme destinato a valicare i confini della Toscana.
In questo ebook ci si avventura nell’ultimo periodo del Medioevo, il Medioevo gotico, che introduce un rapporto privilegiato con la natura, la vita, la realtà, dopo le incursioni irrazionali e fantastiche dell’iconografia romana. Nel vasto mondo neolatino, il cui cuore è la Francia, è la cultura gotica ad assumere il ruolo di referente attorno al quale si organizza un sistema del sapere che si rivelerà fondante per la cultura d’Occidente. Un’arte ricca e complessa, fatta di intrecci e contaminazioni formali, fertili e creative tra civiltà d’Occidente e tradizioni decorative dell’Asia. Questi sono anche i secoli delle cattedrali, summae del pensiero teologico e dei suoi schemi dottrinari, immagine del mondo che scultori e architetti hanno plasmato nella pietra, sotto una sorprendente spinta costruttiva che coinvolge anche conventi, abbazie, basiliche, palazzi pubblici e castelli; mentre in scultura e pittura si affermano, in opposizione alla fissità dell’icona bizantina, rappresentazioni calate in un tempo e in uno spazio vissuti, legate a una dimensione tattile e terrena del mondo. E in tutto questo si staglia la figura di Giotto, che imprime all’arte quel timbro occidentale che caratterizza i più alti valori creativi dell’ultimo Duecento e impone un nuovo codice delle forme destinato a valicare i confini della Toscana.