Author: | Ulrich Beck | ISBN: | 9788858102183 |
Publisher: | Editori Laterza | Publication: | May 18, 2012 |
Imprint: | Editori Laterza | Language: | Italian |
Author: | Ulrich Beck |
ISBN: | 9788858102183 |
Publisher: | Editori Laterza |
Publication: | May 18, 2012 |
Imprint: | Editori Laterza |
Language: | Italian |
Solo quando le religioni dei vari Dèi unici si impegneranno a fondo per incivilire se stesse e cesseranno di evocare la violenza come mezzo di missione, il mondo avrà unopportunità. Ma non si tratta forse di una speranza assolutamente ridicola?Nelle società occidentali ogni persona crea con sempre maggiore indipendenza quelle narrazioni religiose il Dio personale che meglio si adattano alla propria vita personale e al proprio personale orizzonte di esperienza. Al contrario delle Chiese e delle sette, il Dio personale non conosce infedeli, perché non conosce verità assolute, né gerarchie, eretici, pagani o atei. Nel politeismo soggettivo del Dio personale trovano posto molte divinità. In esso viene messo in pratica quello che le religioni e le Chiese, vincolate alla loro pretesa veritativa, ritengono non solo moralmente riprovevole, ma anche logicamente impensabile: nella loro ricerca nomade della trascendenza religiosa, gli individui sono sia credenti sia non credenti.
Solo quando le religioni dei vari Dèi unici si impegneranno a fondo per incivilire se stesse e cesseranno di evocare la violenza come mezzo di missione, il mondo avrà unopportunità. Ma non si tratta forse di una speranza assolutamente ridicola?Nelle società occidentali ogni persona crea con sempre maggiore indipendenza quelle narrazioni religiose il Dio personale che meglio si adattano alla propria vita personale e al proprio personale orizzonte di esperienza. Al contrario delle Chiese e delle sette, il Dio personale non conosce infedeli, perché non conosce verità assolute, né gerarchie, eretici, pagani o atei. Nel politeismo soggettivo del Dio personale trovano posto molte divinità. In esso viene messo in pratica quello che le religioni e le Chiese, vincolate alla loro pretesa veritativa, ritengono non solo moralmente riprovevole, ma anche logicamente impensabile: nella loro ricerca nomade della trascendenza religiosa, gli individui sono sia credenti sia non credenti.