Breve trattato sulla decrescita serena e Come sopravvivere allo sviluppo

Business & Finance, Economics, Economic Development
Cover of the book Breve trattato sulla decrescita serena e Come sopravvivere allo sviluppo by Serge Latouche, Bollati Boringhieri
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Serge Latouche ISBN: 9788833973821
Publisher: Bollati Boringhieri Publication: January 22, 2015
Imprint: Bollati Boringhieri Language: Italian
Author: Serge Latouche
ISBN: 9788833973821
Publisher: Bollati Boringhieri
Publication: January 22, 2015
Imprint: Bollati Boringhieri
Language: Italian

«Non possiamo più sopportare né i nostri vizi né i loro rimedi». Il celebre motto di Tito Livio sembra concepito per la situazione di crisi planetaria che stiamo attraversando. Questa insostenibilità congiunta di pessime pratiche e mezzi fittizi per contrastarle ha trovato in Serge Latouche un analista affilato e conseguente, determinato a snidare l’impostura economica ovunque si rintani, nelle parole e nelle cose. Latouche addita il nostro vizio capitale nel vivere irresponsabilmente all’insegna dell’eccesso. Troppo di tutto: troppa produzione, troppo consumo, troppa rotazione dei prodotti, troppa obsolescenza, troppo scarto; e, insieme, troppa disuguaglianza, troppa disoccupazione, troppo saccheggio di risorse naturali, troppo inquinamento di ogni genere (biochimico, mentale, visivo, acustico). Ma non si tratta del pervertimento di un modello di sviluppo sano, a cui basterebbe applicare i giusti correttivi. A essere tossica, senza appello, è la nozione stessa di crescita ovunque si sia incarnata, nell’ultraliberismo del capitale globalizzato o nel produttivismo del socialismo reale. Dopo il fallimento delle politiche sviluppiste, anche nella versione cosiddetta «sostenibile» – ultimo, pericoloso abbaglio, secondo Latouche –, ci resta un’unica alternativa, ossia l’utopia concreta di una società governata da una logica di decrescita, che alleggerisca l’impronta ecologica, metta fine alla predazione, stringa un rapporto di parternariato con il Sud del mondo, rivitalizzi gli aspetti conviviali dell’esistenza. Un vagheggiamento irrealizzabile? Nient’affatto, come si incaricano di illustrare i due libri di Latouche che l’hanno fatto conoscere a un pubblico vastissimo, qui raccolti per la prima volta. Fino a che non imboccheremo la strada della decrescita serena, l’eccesso di benessere continuerà a coincidere con l’eccesso di malessere.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

«Non possiamo più sopportare né i nostri vizi né i loro rimedi». Il celebre motto di Tito Livio sembra concepito per la situazione di crisi planetaria che stiamo attraversando. Questa insostenibilità congiunta di pessime pratiche e mezzi fittizi per contrastarle ha trovato in Serge Latouche un analista affilato e conseguente, determinato a snidare l’impostura economica ovunque si rintani, nelle parole e nelle cose. Latouche addita il nostro vizio capitale nel vivere irresponsabilmente all’insegna dell’eccesso. Troppo di tutto: troppa produzione, troppo consumo, troppa rotazione dei prodotti, troppa obsolescenza, troppo scarto; e, insieme, troppa disuguaglianza, troppa disoccupazione, troppo saccheggio di risorse naturali, troppo inquinamento di ogni genere (biochimico, mentale, visivo, acustico). Ma non si tratta del pervertimento di un modello di sviluppo sano, a cui basterebbe applicare i giusti correttivi. A essere tossica, senza appello, è la nozione stessa di crescita ovunque si sia incarnata, nell’ultraliberismo del capitale globalizzato o nel produttivismo del socialismo reale. Dopo il fallimento delle politiche sviluppiste, anche nella versione cosiddetta «sostenibile» – ultimo, pericoloso abbaglio, secondo Latouche –, ci resta un’unica alternativa, ossia l’utopia concreta di una società governata da una logica di decrescita, che alleggerisca l’impronta ecologica, metta fine alla predazione, stringa un rapporto di parternariato con il Sud del mondo, rivitalizzi gli aspetti conviviali dell’esistenza. Un vagheggiamento irrealizzabile? Nient’affatto, come si incaricano di illustrare i due libri di Latouche che l’hanno fatto conoscere a un pubblico vastissimo, qui raccolti per la prima volta. Fino a che non imboccheremo la strada della decrescita serena, l’eccesso di benessere continuerà a coincidere con l’eccesso di malessere.

More books from Bollati Boringhieri

Cover of the book Il linguaggio delle api by Serge Latouche
Cover of the book L'invenzione dell'economia by Serge Latouche
Cover of the book I segreti della durata della vita by Serge Latouche
Cover of the book Opere vol. 5 1905-1908 by Serge Latouche
Cover of the book Crociata e jihad by Serge Latouche
Cover of the book L'arte nella storia by Serge Latouche
Cover of the book Opere vol. 4 1900-1905 by Serge Latouche
Cover of the book Colpa d'amore by Serge Latouche
Cover of the book Il mondo interno del bambino by Serge Latouche
Cover of the book Identità culturale e violenza by Serge Latouche
Cover of the book L'etologia by Serge Latouche
Cover of the book Il futuro che verrà by Serge Latouche
Cover of the book Opere vol. 6 by Serge Latouche
Cover of the book Contro i bei tempi andati by Serge Latouche
Cover of the book Più forti delle avversità by Serge Latouche
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy