Wonderland

La cultura di massa da Walt Disney ai Pink Floyd

Nonfiction, Entertainment, Music, Theory & Criticism, History & Criticism, Reference, Social & Cultural Studies, Social Science, Cultural Studies, Popular Culture
Cover of the book Wonderland by Alberto Mario Banti, Editori Laterza
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Alberto Mario Banti ISBN: 9788858130797
Publisher: Editori Laterza Publication: October 5, 2017
Imprint: Editori Laterza Language: Italian
Author: Alberto Mario Banti
ISBN: 9788858130797
Publisher: Editori Laterza
Publication: October 5, 2017
Imprint: Editori Laterza
Language: Italian

C'era una volta Wonderland, una terra di racconti meravigliosi fatta dalle parole dei romanzi, dalle trasmissioni radio, dalle figure dei fumetti, dalle immagini del cinema e della televisione. Wonderland è l'America con la sua industria culturale. Un soft power, che ha costruito una vera e propria ideologia. La sua storia ci consente di comprendere le eredità che solcano ancora l'immaginario dell'Occidente contemporaneo. Nel 1933 viene lanciato nei cinema USA I tre porcellini di Walt Disney. Questo piccolo avvenimento segna l'inizio della parabola della cultura mainstream promossa dai film delle majors hollywoodiane, raccolta e amplificata dalla radio e dalla tv. Questo tipo di cultura, basata su un'idea consolatoria dell'intrattenimento, fondata su una visione manichea del bene contro il male e sul must del lieto fine, prende forma allora e mette radici nell'immaginario collettivo dell'Occidente. Basti pensare a film come Via col vento, Il mago di Oz e Gli uomini preferiscono le bionde, o a fumetti come Tarzan, Dick Tracy o i supereroi. Dopo la seconda guerra mondiale si assiste invece alla nascita e al successo di una controcultura di massa, animata – sin dai primi anni Sessanta – soprattutto dalla formazione e dal successo della musica rock. Bob Dylan, Beatles, Pink Floyd intrecciano i loro rapporti con il coevo 'nuovo cinema' di Hollywood, da Easy Rider a Il laureato, fino alla nuova produzione teatrale di Broadway e alle nuove forme della programmazione televisiva. Una cultura alternativa, con al centro gli afroamericani, i ragazzi e le ragazze delle subculture giovanili, i militanti per i diritti civili. Questa costellazione potente si dissolve a partire dalla metà degli anni Settanta permettendo alla cultura di massa mainstream di rinnovare la sua egemonia, ancora oggi evidente.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

C'era una volta Wonderland, una terra di racconti meravigliosi fatta dalle parole dei romanzi, dalle trasmissioni radio, dalle figure dei fumetti, dalle immagini del cinema e della televisione. Wonderland è l'America con la sua industria culturale. Un soft power, che ha costruito una vera e propria ideologia. La sua storia ci consente di comprendere le eredità che solcano ancora l'immaginario dell'Occidente contemporaneo. Nel 1933 viene lanciato nei cinema USA I tre porcellini di Walt Disney. Questo piccolo avvenimento segna l'inizio della parabola della cultura mainstream promossa dai film delle majors hollywoodiane, raccolta e amplificata dalla radio e dalla tv. Questo tipo di cultura, basata su un'idea consolatoria dell'intrattenimento, fondata su una visione manichea del bene contro il male e sul must del lieto fine, prende forma allora e mette radici nell'immaginario collettivo dell'Occidente. Basti pensare a film come Via col vento, Il mago di Oz e Gli uomini preferiscono le bionde, o a fumetti come Tarzan, Dick Tracy o i supereroi. Dopo la seconda guerra mondiale si assiste invece alla nascita e al successo di una controcultura di massa, animata – sin dai primi anni Sessanta – soprattutto dalla formazione e dal successo della musica rock. Bob Dylan, Beatles, Pink Floyd intrecciano i loro rapporti con il coevo 'nuovo cinema' di Hollywood, da Easy Rider a Il laureato, fino alla nuova produzione teatrale di Broadway e alle nuove forme della programmazione televisiva. Una cultura alternativa, con al centro gli afroamericani, i ragazzi e le ragazze delle subculture giovanili, i militanti per i diritti civili. Questa costellazione potente si dissolve a partire dalla metà degli anni Settanta permettendo alla cultura di massa mainstream di rinnovare la sua egemonia, ancora oggi evidente.

More books from Editori Laterza

Cover of the book Per tutti i gusti by Alberto Mario Banti
Cover of the book Poteri selvaggi by Alberto Mario Banti
Cover of the book La giustizia dei vincitori by Alberto Mario Banti
Cover of the book L'Europa raccontata da Jacques Le Goff by Alberto Mario Banti
Cover of the book Prima lezione di neuroscienze by Alberto Mario Banti
Cover of the book Il soldato by Alberto Mario Banti
Cover of the book "La lotta di classe esiste e l'hanno vinta i ricchi". Vero! by Alberto Mario Banti
Cover of the book Roma senza il Papa by Alberto Mario Banti
Cover of the book Il pentolino magico by Alberto Mario Banti
Cover of the book Cultura by Alberto Mario Banti
Cover of the book Eravamo come voi by Alberto Mario Banti
Cover of the book Milano nell'anima by Alberto Mario Banti
Cover of the book Quattro modi dell'amore by Alberto Mario Banti
Cover of the book Contro il colonialismo digitale by Alberto Mario Banti
Cover of the book Di roccia e di ghiaccio by Alberto Mario Banti
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy