Author: | Saverio Sturm | ISBN: | 9788849296778 |
Publisher: | Gangemi Editore | Publication: | October 28, 2015 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | Saverio Sturm |
ISBN: | 9788849296778 |
Publisher: | Gangemi Editore |
Publication: | October 28, 2015 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
N. 27 della collana “Roma. Storia, cultura, immagine” diretta da Marcello Fagiolo La vicenda evolutiva delle fondazioni secentesche dei Carmelitani Scalzi entro i confini dello Stato Pontificio ne inquadra il primo fertile ciclo insediativo fuori dal mondo iberico d’origine, rappresentando, per l’intensità del fenomeno, una sorta di reviviscenza in area romana dell’eroica epopea vissuta tra il 1562 e il 1582 da Teresa d’Avila e Giovanni della Croce. L’esplorazione della genesi e formazione di questi complessi porta alla luce, al di là degli specifici processi esecutivi, significati aggiuntivi collegati allo sviluppo dei contesti di inserimento e alle particolari condizioni sinergiche – ovvero conflittuali – in ragione dei cangianti equilibri tra le alleanze o le inimicizie di attori e detentori di interessi diversi, già identificati dalla storiografia come protagonisti essenziali delle dinamiche urbane e della loro rilettura esegetica. Una miriade di alleati, comprimari, cardinali protettori, vescovi promotori, ammiratori devoti, eredi di nobili casate o principi designati di corone europee si confrontano e si fronteggiano in queste pagine con altrettanto numerosi religiosi di Ordini differenti, proprietari confinanti, amministratori di spazi pubblici e privati, spesso in delicati tessuti storici consolidati, lasciando tuttavia un raggio d’azione da assoluti protagonisti ai più o meno anonimi esponenti carmelitani. Dalle figure gerarchiche centrali e provinciali, ai meticolosi estensori della normativa edilizia; dai frati-architetti, ai professionisti affiliati; dagli agiografi e cronachisti, ai custodi di complessi ampli, stratificati e, in buona parte dei casi, drasticamente trasformati rispetto alle condizioni originarie a causa di intense campagne di soppressioni, demolizioni, anacronistiche rifunzionalizzazioni. L’analisi di un fenomeno che potrebbe considerarsi di nicchia offre qui l’occasione di una lettura originale di un secolo di architettura barocca nell’area romana allargata, sotto la lente focale della particolare committenza congregazionale. Saverio Sturm insegna Storia dell’Architettura presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre. Studioso del Barocco italiano e internazionale, incaricato di ricerca presso il Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma, in questa collana ha pubblicato L’eremo di Montevirginio e la tipologia del Santo Deserto (2002; Premio De Angelis d’Ossat 2005) e L’architettura dei Carmelitani Scalzi. Principii, norme e tipologie in Europa e nel Nuovo Mondo (2006).
N. 27 della collana “Roma. Storia, cultura, immagine” diretta da Marcello Fagiolo La vicenda evolutiva delle fondazioni secentesche dei Carmelitani Scalzi entro i confini dello Stato Pontificio ne inquadra il primo fertile ciclo insediativo fuori dal mondo iberico d’origine, rappresentando, per l’intensità del fenomeno, una sorta di reviviscenza in area romana dell’eroica epopea vissuta tra il 1562 e il 1582 da Teresa d’Avila e Giovanni della Croce. L’esplorazione della genesi e formazione di questi complessi porta alla luce, al di là degli specifici processi esecutivi, significati aggiuntivi collegati allo sviluppo dei contesti di inserimento e alle particolari condizioni sinergiche – ovvero conflittuali – in ragione dei cangianti equilibri tra le alleanze o le inimicizie di attori e detentori di interessi diversi, già identificati dalla storiografia come protagonisti essenziali delle dinamiche urbane e della loro rilettura esegetica. Una miriade di alleati, comprimari, cardinali protettori, vescovi promotori, ammiratori devoti, eredi di nobili casate o principi designati di corone europee si confrontano e si fronteggiano in queste pagine con altrettanto numerosi religiosi di Ordini differenti, proprietari confinanti, amministratori di spazi pubblici e privati, spesso in delicati tessuti storici consolidati, lasciando tuttavia un raggio d’azione da assoluti protagonisti ai più o meno anonimi esponenti carmelitani. Dalle figure gerarchiche centrali e provinciali, ai meticolosi estensori della normativa edilizia; dai frati-architetti, ai professionisti affiliati; dagli agiografi e cronachisti, ai custodi di complessi ampli, stratificati e, in buona parte dei casi, drasticamente trasformati rispetto alle condizioni originarie a causa di intense campagne di soppressioni, demolizioni, anacronistiche rifunzionalizzazioni. L’analisi di un fenomeno che potrebbe considerarsi di nicchia offre qui l’occasione di una lettura originale di un secolo di architettura barocca nell’area romana allargata, sotto la lente focale della particolare committenza congregazionale. Saverio Sturm insegna Storia dell’Architettura presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre. Studioso del Barocco italiano e internazionale, incaricato di ricerca presso il Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma, in questa collana ha pubblicato L’eremo di Montevirginio e la tipologia del Santo Deserto (2002; Premio De Angelis d’Ossat 2005) e L’architettura dei Carmelitani Scalzi. Principii, norme e tipologie in Europa e nel Nuovo Mondo (2006).