Viviamo in un mondo più rischioso, o siamo noi donne e uomini del XXI secolo – angosciati dai cambiamenti – che abbiamo una percezione deformata della realtà? Alle soglie di una «nuova modernità», la scienza sembra incapace di tenere sotto controllo l’incertezza, che aveva domato grazie al calcolo della probabilità e alla statistica. Le nuove scoperte scientifiche hanno esiti difficili da prevedere e controllare. Questo libro tratta di rischi – piccoli e grandi, naturali e tecnologici – che minacciano di stravolgere la nostra esistenza e di mettere a repentaglio, in alcuni casi, la sopravvivenza della specie umana. Quali di questi rischi siamo disposti a correre, di quali strumenti disponiamo per gestirli? La risposta tocca questioni culturali, etiche e soprattutto politiche: il rapporto tra individuo e istituzioni, tra comuni cittadini ed «esperti», tra ragione ed emozione. Di fronte al pericolo è normale reagire con un istinto primordiale: la paura. Ma la paura è la nemica dell’«intelligenza» del rischio, indispensabile per far fronte alle sfide inedite del nostro tempo.
Viviamo in un mondo più rischioso, o siamo noi donne e uomini del XXI secolo – angosciati dai cambiamenti – che abbiamo una percezione deformata della realtà? Alle soglie di una «nuova modernità», la scienza sembra incapace di tenere sotto controllo l’incertezza, che aveva domato grazie al calcolo della probabilità e alla statistica. Le nuove scoperte scientifiche hanno esiti difficili da prevedere e controllare. Questo libro tratta di rischi – piccoli e grandi, naturali e tecnologici – che minacciano di stravolgere la nostra esistenza e di mettere a repentaglio, in alcuni casi, la sopravvivenza della specie umana. Quali di questi rischi siamo disposti a correre, di quali strumenti disponiamo per gestirli? La risposta tocca questioni culturali, etiche e soprattutto politiche: il rapporto tra individuo e istituzioni, tra comuni cittadini ed «esperti», tra ragione ed emozione. Di fronte al pericolo è normale reagire con un istinto primordiale: la paura. Ma la paura è la nemica dell’«intelligenza» del rischio, indispensabile per far fronte alle sfide inedite del nostro tempo.