Author: | Emilio Salgari | ISBN: | 9788868110161 |
Publisher: | Libri da leggere | Publication: | February 3, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Emilio Salgari |
ISBN: | 9788868110161 |
Publisher: | Libri da leggere |
Publication: | February 3, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Si credeva che Emilio Salgari, nei suoi racconti, mettesse dei cenni autobiografici descrivendo nei dettagli gli innumerevoli viaggi che lo avevano reso protagonista. Questo, soprattutto, per la dovizia di particolari con cui descriveva i posti e le abitudini dei luoghi di cui scriveva. Non tutti sanno, però, che l’autore, nonostante avesse studiato alla scuola di navigazione di Venezia, non si era mai allontanato dal Mar Adriatico.
Emilio Salgari viene oggi considerato come uno scrittore onnivoro. Questo perché, grazia alla sua fantasia potente ed allucinatoria, riusciva a creare dei racconti in grado di coniugare luoghi immaginari con le vicende di cronaca e gli spunti dell’epoca in cui viveva. La fine dell’Ottocento fu costellata da diversi problemi quali l’imperialismo e la schiavitù. Quest’ultima, la cui fine era ancora lontana, prevedeva, in particolare, la tratta dei neri dalle coste dell’Africa e degli uomini gialli verso le Americhe. Ad aggiungersi la voglia di attraversare i continenti che, però, realizzate con barche non proprio eccellenti, portavano spesso a ammutinamenti, cannibalismo e difficile possibilità di salvezza in caso di incidenti. Senza dimenticare le isole flagellate nei mari lontani atte a diventare semplici fari isolati oppure dei penitenziari oppure le spedizioni ai poli, la corsa all’oro e alle terre dei diamanti con i sogni e le conflittualità connesse.
Non c’è libro di Emilio Salgari che non possa essere ricollegato a questi eventi storici e che, comunque, risentono tutti dell’esotismo che iniziò a diffondersi in quell’epoca. Per cui si possono richiamare i nomi di molti autori pure importanti di quel periodo come Gustave Flaubert e Gabriele D’Annunzio. La lotta della cultura popolare contro i potenti è ben evidente nella letteratura slagariana non priva di realismo inventivo. Le sue storie si contaminano di guerre che possono sembrare quelle che segnarono effettivamente alcuni continenti. Ad esempio, quella russo-giapponese o l’ispano-americana che avrebbero determinato l’equilibrio del mondo.
Si credeva che Emilio Salgari, nei suoi racconti, mettesse dei cenni autobiografici descrivendo nei dettagli gli innumerevoli viaggi che lo avevano reso protagonista. Questo, soprattutto, per la dovizia di particolari con cui descriveva i posti e le abitudini dei luoghi di cui scriveva. Non tutti sanno, però, che l’autore, nonostante avesse studiato alla scuola di navigazione di Venezia, non si era mai allontanato dal Mar Adriatico.
Emilio Salgari viene oggi considerato come uno scrittore onnivoro. Questo perché, grazia alla sua fantasia potente ed allucinatoria, riusciva a creare dei racconti in grado di coniugare luoghi immaginari con le vicende di cronaca e gli spunti dell’epoca in cui viveva. La fine dell’Ottocento fu costellata da diversi problemi quali l’imperialismo e la schiavitù. Quest’ultima, la cui fine era ancora lontana, prevedeva, in particolare, la tratta dei neri dalle coste dell’Africa e degli uomini gialli verso le Americhe. Ad aggiungersi la voglia di attraversare i continenti che, però, realizzate con barche non proprio eccellenti, portavano spesso a ammutinamenti, cannibalismo e difficile possibilità di salvezza in caso di incidenti. Senza dimenticare le isole flagellate nei mari lontani atte a diventare semplici fari isolati oppure dei penitenziari oppure le spedizioni ai poli, la corsa all’oro e alle terre dei diamanti con i sogni e le conflittualità connesse.
Non c’è libro di Emilio Salgari che non possa essere ricollegato a questi eventi storici e che, comunque, risentono tutti dell’esotismo che iniziò a diffondersi in quell’epoca. Per cui si possono richiamare i nomi di molti autori pure importanti di quel periodo come Gustave Flaubert e Gabriele D’Annunzio. La lotta della cultura popolare contro i potenti è ben evidente nella letteratura slagariana non priva di realismo inventivo. Le sue storie si contaminano di guerre che possono sembrare quelle che segnarono effettivamente alcuni continenti. Ad esempio, quella russo-giapponese o l’ispano-americana che avrebbero determinato l’equilibrio del mondo.