Il circolo Pickwick

State per leggere il primo grandissimo successo di Charles Dickens pubblicato quando aveva poco più di venticinque anni. Il romanzo fu pubblicato per la prima volta a partire dal 1836 in 19 puntate pubblicate in 20 mesi. Il fascicolo ultimo, però, fu doppio a causa del fatto che il numero del maggio 1937 non venne stampato per via del lutto per la perdita della cognata. Oltre questa vicenda, il romanzo non ebbe vita facile. Il disegnatore che si occupò delle illustrazioni dei primi due numeri Robert Seymour si suicidò. Gli subentrò Robert William Buss che, però, non soddisfò pienamente l’autore. A sostituirlo Hablot Knight Browne che lavorò con Dickens per 23 anni.

Il romanzo attraversa l’Inghilterra dell’Ottocento ed è un’opera intessuta di numerosi episodi vissuti da decine di personaggi. Questi ultimi sono tutti inquadrati in maniera minuziosa. La maggior parte di loro è accecata dai propri vizi e dalla mala fede. A salvarsi soltanto il Signor Pickwick fondatore del Club omonimo. Soltanto egli sembrerà essere dotato di una struggente ed autentica ingenuità. Molti hanno identificato Il circolo Pickwick (The Pickwick Papers) come l’opera della giovinezza perenne. Dickens è in grado di tracciare con questo libro un quadretto di un’Inghilterra permeata da cordialità ed umanità che si contrapporrà a quella che egli descriverà in tutti i suoi lavori che seguiranno. Finanche lo scrittore Edgar Allan Poe dichiarò di avere una grande ammirazione per i lavori di Charles Dickens. Secondo lo scrittore americano, infatti, egli era in grado di raccontare storie capaci di coinvolgere un pubblico variegato e soddisfare anche i gusti più critici. Sia le grandi masse che quelle borghesi venivano coinvolte a tutto tondo dalle storie dello scrittore inglese. Una qualità che Dickens riuscì a mantenere costante per tutti i suoi lavori. Il circolo Pickwick ha avuto molti riadattamenti soprattutto per la televisione.