Author: | Roberto Di Molfetta | ISBN: | 9788829510825 |
Publisher: | Roberto Di Molfetta | Publication: | September 16, 2018 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Roberto Di Molfetta |
ISBN: | 9788829510825 |
Publisher: | Roberto Di Molfetta |
Publication: | September 16, 2018 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Per capire il tema di questo saggio basti pensare al romanzo di Luigi Pirandello "Uno, Nessuno, Centomila": nell'opera del premio Nobel un commento di una moglie al naso del proprio coniuge, scatena tutta una serie di riflessioni, su come gli altri ci vedano in tante maniere diverse, per cui alla fine siamo tanti individui, in base alle mille versioni concepite dagli altri.
Ho scritto questo libro animato da un singolo ma determinante pensiero, infatti: dimostrare con il ragionamento come sia fallace pensare che il mondo sia una cosa evidente per tutti, che tutti conosciamo il mondo per quello che è. In realtà è come se ognuno di noi su questa Terra, dal più illuminato degli intelletti ai mammiferi più semplici, vivesse in un suo pianeta, dove l’orizzonte e le cose appaiono diverse alle diverse menti, conoscenze, abitudine, caratteristiche mentali e fisiche.
Ci sono animali che si orientano con dei sonar naturali, ma noi guardandoli pensiamo usino gli occhi come fonte principale di informazioni sul loro viaggio nell’ambiente circostante. Quante cose crediamo e pensiamo che sono altro? Un’infinità, così il prossimo uomo fa la stessa cosa, ma in modo diverso, perché diverso è il suo carattere, le sue priorità, la sua vita quotidiana, la sua intelligenza e la sua cultura, e tutto l’insieme delle sue esperienze.
Ognuno ha un suo pianeta da vivere. Lontano da me il voler dare un punteggio a queste visioni del mondo, la mia discussione verte sulla possibilità per voi di prendere in considerazione queste differenze, per far cadere facili illusioni.
Questa è la condizione non solo del singolo uomo, ma della vita, del mondo, dell’Universo. Il pianeta dove viviamo è conosciuto in tante maniere quanti sono gli uomini che ci vivono. La persona coltissima di scienza, ha una visione oggettiva per questo aspetto, ma magari non è esperta di aree del mondo dove non è stato. La casalinga vede il mondo con gli occhi della TV.
Il ragazzo studente ha una sua personale visione, così l’impiegato, il muratore, il poliziotto, l’avvocato, il farmacista. Difficile poter sostenere che tutti vivono su questo mondo conoscendolo. Piuttosto, nella nostra fugace apparizione su questo atomo della via Lattea, ci affanniamo ad avere certezze incrollabili sul destino, sulle cose, sulla Natura, sulle persone, per scoprire che magari il nostro vicino ha una visione completamente diversa di tutto ciò.
Per capire il tema di questo saggio basti pensare al romanzo di Luigi Pirandello "Uno, Nessuno, Centomila": nell'opera del premio Nobel un commento di una moglie al naso del proprio coniuge, scatena tutta una serie di riflessioni, su come gli altri ci vedano in tante maniere diverse, per cui alla fine siamo tanti individui, in base alle mille versioni concepite dagli altri.
Ho scritto questo libro animato da un singolo ma determinante pensiero, infatti: dimostrare con il ragionamento come sia fallace pensare che il mondo sia una cosa evidente per tutti, che tutti conosciamo il mondo per quello che è. In realtà è come se ognuno di noi su questa Terra, dal più illuminato degli intelletti ai mammiferi più semplici, vivesse in un suo pianeta, dove l’orizzonte e le cose appaiono diverse alle diverse menti, conoscenze, abitudine, caratteristiche mentali e fisiche.
Ci sono animali che si orientano con dei sonar naturali, ma noi guardandoli pensiamo usino gli occhi come fonte principale di informazioni sul loro viaggio nell’ambiente circostante. Quante cose crediamo e pensiamo che sono altro? Un’infinità, così il prossimo uomo fa la stessa cosa, ma in modo diverso, perché diverso è il suo carattere, le sue priorità, la sua vita quotidiana, la sua intelligenza e la sua cultura, e tutto l’insieme delle sue esperienze.
Ognuno ha un suo pianeta da vivere. Lontano da me il voler dare un punteggio a queste visioni del mondo, la mia discussione verte sulla possibilità per voi di prendere in considerazione queste differenze, per far cadere facili illusioni.
Questa è la condizione non solo del singolo uomo, ma della vita, del mondo, dell’Universo. Il pianeta dove viviamo è conosciuto in tante maniere quanti sono gli uomini che ci vivono. La persona coltissima di scienza, ha una visione oggettiva per questo aspetto, ma magari non è esperta di aree del mondo dove non è stato. La casalinga vede il mondo con gli occhi della TV.
Il ragazzo studente ha una sua personale visione, così l’impiegato, il muratore, il poliziotto, l’avvocato, il farmacista. Difficile poter sostenere che tutti vivono su questo mondo conoscendolo. Piuttosto, nella nostra fugace apparizione su questo atomo della via Lattea, ci affanniamo ad avere certezze incrollabili sul destino, sulle cose, sulla Natura, sulle persone, per scoprire che magari il nostro vicino ha una visione completamente diversa di tutto ciò.