Author: | Emilio Cecchi | ISBN: | 9788898823666 |
Publisher: | TARKA | Publication: | October 15, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Emilio Cecchi |
ISBN: | 9788898823666 |
Publisher: | TARKA |
Publication: | October 15, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Emilio Cecchi attraversò la Grecia nel 1934, in tempi in cui viaggiare era ancora un modo per conoscere culture diverse e diversi modi di vivere.
Visitò Corfù, Creta, Cnosso, Delfi, Micene, Corinto, il Peloponneso, Atene, in cerca delle più importanti tracce artistiche e archeologiche. La Grecia di allora offriva ancora scenari in cui l’uomo non soverchiava la natura, ma vi si integrava: le immagini dei capri neri che si infrattano tra le rocce del paesaggio brullo si contrapponevano e si fondevano a quelle chiassose da bazar dei villaggi e delle stazioni, dove contadini con visi “da sculture ellenistiche” sventolavano “mazzi di tacchini e gallinelle”. Atene invece già risentiva di una globalizzazione selvaggia: sul retaggio ottomano, che le dava un’“aria orientale e turbolenta”, da fiabesco caravanserraglio, s’innestava il brutto stile “neoellenico” di ascendenza tedesca e quell’edilizia mastodontica che la porterà all’aspetto attuale.
Emilio Cecchi attraversò la Grecia nel 1934, in tempi in cui viaggiare era ancora un modo per conoscere culture diverse e diversi modi di vivere.
Visitò Corfù, Creta, Cnosso, Delfi, Micene, Corinto, il Peloponneso, Atene, in cerca delle più importanti tracce artistiche e archeologiche. La Grecia di allora offriva ancora scenari in cui l’uomo non soverchiava la natura, ma vi si integrava: le immagini dei capri neri che si infrattano tra le rocce del paesaggio brullo si contrapponevano e si fondevano a quelle chiassose da bazar dei villaggi e delle stazioni, dove contadini con visi “da sculture ellenistiche” sventolavano “mazzi di tacchini e gallinelle”. Atene invece già risentiva di una globalizzazione selvaggia: sul retaggio ottomano, che le dava un’“aria orientale e turbolenta”, da fiabesco caravanserraglio, s’innestava il brutto stile “neoellenico” di ascendenza tedesca e quell’edilizia mastodontica che la porterà all’aspetto attuale.