NELSON: LE GRANDI VITTORIE DELLA ROYAL NAVY

Nonfiction, History, Military, Naval
Cover of the book NELSON: LE GRANDI VITTORIE DELLA ROYAL NAVY by Martino Sacchi, Ledizioni
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Author: Martino Sacchi ISBN: 9788867050789
Publisher: Ledizioni Publication: March 6, 2013
Imprint: Ledizioni Language: Italian
Author: Martino Sacchi
ISBN: 9788867050789
Publisher: Ledizioni
Publication: March 6, 2013
Imprint: Ledizioni
Language: Italian

Chi controlla il mare controlla la terra: questa è una delle verità più chiaramente insegnate dalla storia antica e recente. Chi vive sulla terraferma è abituato a pensare al mare solo come un confine, un ostacolo, al limite come una protezione: in realtà è esattamente il contrario. Chi controlla l'elemento marino ha la possibilità di spostare con rapidità grandi quantità di uomini e di materiali, sia per incrementare la propria ricchezza economica (in tempo di pace) sia per attaccare i punti più deboli del nemico (in caso di guerra). Chi controlla il mare perciò controlla la terra, perché controlla le vie di rifornimento necessarie a qualunque forma di vita organizzata, e questo vale sia nel passato sia nel presente.Atene, per esempio, divenne il centro del mondo greco grazie all'egemonia marittima da essa esercitata nel corso del V secolo a.C. Anche il luogo comune secondo cui la massima potenza del mondo antico, Roma, è stata una potenza essenzialmente terrestre, non corrisponde pienamente alla verità storica. Questa impressione nasce dal fatto che Roma dovette affrontare una sola volta una guerra globale sul mare, quando si confrontò con Cartagine, tradizionalmente potenza marittima. La città latina riuscì a vincere solo acquisendo a sua volta la tecnologia e il know-how necessari al combattimento navale, di cui era sprovvista fino a quel momento. Dopo aver sconfitto Cartagine, Roma non dovette affrontare più nessuna potenza navale degna di questo nome, e la flotta militare, una volta debellato il pericolo dei pirati, restò praticamente inattiva.

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Chi controlla il mare controlla la terra: questa è una delle verità più chiaramente insegnate dalla storia antica e recente. Chi vive sulla terraferma è abituato a pensare al mare solo come un confine, un ostacolo, al limite come una protezione: in realtà è esattamente il contrario. Chi controlla l'elemento marino ha la possibilità di spostare con rapidità grandi quantità di uomini e di materiali, sia per incrementare la propria ricchezza economica (in tempo di pace) sia per attaccare i punti più deboli del nemico (in caso di guerra). Chi controlla il mare perciò controlla la terra, perché controlla le vie di rifornimento necessarie a qualunque forma di vita organizzata, e questo vale sia nel passato sia nel presente.Atene, per esempio, divenne il centro del mondo greco grazie all'egemonia marittima da essa esercitata nel corso del V secolo a.C. Anche il luogo comune secondo cui la massima potenza del mondo antico, Roma, è stata una potenza essenzialmente terrestre, non corrisponde pienamente alla verità storica. Questa impressione nasce dal fatto che Roma dovette affrontare una sola volta una guerra globale sul mare, quando si confrontò con Cartagine, tradizionalmente potenza marittima. La città latina riuscì a vincere solo acquisendo a sua volta la tecnologia e il know-how necessari al combattimento navale, di cui era sprovvista fino a quel momento. Dopo aver sconfitto Cartagine, Roma non dovette affrontare più nessuna potenza navale degna di questo nome, e la flotta militare, una volta debellato il pericolo dei pirati, restò praticamente inattiva.

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