Le interviste impossibili

Fiction & Literature, Short Stories
Cover of the book Le interviste impossibili by Giorgio Manganelli, Adelphi
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Giorgio Manganelli ISBN: 9788845973093
Publisher: Adelphi Publication: April 3, 2013
Imprint: Adelphi Language: Italian
Author: Giorgio Manganelli
ISBN: 9788845973093
Publisher: Adelphi
Publication: April 3, 2013
Imprint: Adelphi
Language: Italian

Da un luogo che somiglia a un Averno beckettiano, a un «inferno tiepido» sospeso fra la vita e la morte, un intervistatore timido, testardo e colpevolmente curioso ci invia dodici colloqui impossibili con altrettanti illustri defunti. Ciascuno di loro, quasi fosse il protagonista di un’anomala, laboriosa seduta psicoanalitica, confida tutte le proprie paure, ossessioni, frustrazioni, manie: conosciamo così il segreto dell’infanzia di Tutankhamon, colpito dal «trauma della regalità» e coperto di «vesti luminose e inadatte al corpo»; la fosca paranoia e la malinconia di un Casanova in fuga da spie, sicari, servette innamorate; la condizione di insostenibile cattività della celeberrima medium Eusapia Paladino – «lei non sa che situazione imbarazzante sia per una medium essere morta»; il delirio di Nostradamus, per il quale «stare sempre nel futuro è oneroso» e l’unica paradossale salvezza è «la luce della fine del mondo», rivelata per squarci e spiragli nelle sue strofe sconnesse, oscure e baluginanti. Ma nel discreto e cocciuto intervistatore si nasconde anche un critico, che riesce a penetrare i segreti delle opere di alcuni degli intervistati: a Dickens strappa decisive dichiarazioni sulla "Bottega dell’antiquario", "Dombey", "David Copperfield" e sui nessi profondi tra melodramma, umorismo e tragedia; a Marco Polo la confessione che il "Milione" è un’invenzione più e prima che una scoperta di mondi; a De Amicis l’ammissione che Franti – «serpente dell’Eden», «coscienza del male e del bene» – lo ha liberato dalla schiavitù di un «sogno nevrotico e morbido». Mai come in questo libro l’arte di Manganelli – per applicare ad essa ciò che lo scrittore dice nell’intervista a Fregoli – ha palesato la propria «mostruosa vocazione mimetica»; ove, beninteso, la si intenda come una «qualità sinistra», tesa ad aumentare l’angosciosità delle interrogazioni sulla nostra vera identità. Le interviste impossibili furono pubblicate all’interno del volume "A e B" (1975).

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Da un luogo che somiglia a un Averno beckettiano, a un «inferno tiepido» sospeso fra la vita e la morte, un intervistatore timido, testardo e colpevolmente curioso ci invia dodici colloqui impossibili con altrettanti illustri defunti. Ciascuno di loro, quasi fosse il protagonista di un’anomala, laboriosa seduta psicoanalitica, confida tutte le proprie paure, ossessioni, frustrazioni, manie: conosciamo così il segreto dell’infanzia di Tutankhamon, colpito dal «trauma della regalità» e coperto di «vesti luminose e inadatte al corpo»; la fosca paranoia e la malinconia di un Casanova in fuga da spie, sicari, servette innamorate; la condizione di insostenibile cattività della celeberrima medium Eusapia Paladino – «lei non sa che situazione imbarazzante sia per una medium essere morta»; il delirio di Nostradamus, per il quale «stare sempre nel futuro è oneroso» e l’unica paradossale salvezza è «la luce della fine del mondo», rivelata per squarci e spiragli nelle sue strofe sconnesse, oscure e baluginanti. Ma nel discreto e cocciuto intervistatore si nasconde anche un critico, che riesce a penetrare i segreti delle opere di alcuni degli intervistati: a Dickens strappa decisive dichiarazioni sulla "Bottega dell’antiquario", "Dombey", "David Copperfield" e sui nessi profondi tra melodramma, umorismo e tragedia; a Marco Polo la confessione che il "Milione" è un’invenzione più e prima che una scoperta di mondi; a De Amicis l’ammissione che Franti – «serpente dell’Eden», «coscienza del male e del bene» – lo ha liberato dalla schiavitù di un «sogno nevrotico e morbido». Mai come in questo libro l’arte di Manganelli – per applicare ad essa ciò che lo scrittore dice nell’intervista a Fregoli – ha palesato la propria «mostruosa vocazione mimetica»; ove, beninteso, la si intenda come una «qualità sinistra», tesa ad aumentare l’angosciosità delle interrogazioni sulla nostra vera identità. Le interviste impossibili furono pubblicate all’interno del volume "A e B" (1975).

More books from Adelphi

Cover of the book Il codice dell'anima by Giorgio Manganelli
Cover of the book Il Cacciatore Celeste by Giorgio Manganelli
Cover of the book La carta è stanca by Giorgio Manganelli
Cover of the book La lettera by Giorgio Manganelli
Cover of the book Ti ucciderò, mia capitale by Giorgio Manganelli
Cover of the book Il viaggiatore del giorno dei Morti by Giorgio Manganelli
Cover of the book Due storie sporche by Giorgio Manganelli
Cover of the book Una risata nel buio by Giorgio Manganelli
Cover of the book Чайка by Giorgio Manganelli
Cover of the book Allucinazioni by Giorgio Manganelli
Cover of the book Così parlò Zarathustra by Giorgio Manganelli
Cover of the book The Seagull by Giorgio Manganelli
Cover of the book Amanti e regine by Giorgio Manganelli
Cover of the book Il servizio divino dei greci by Giorgio Manganelli
Cover of the book Maigret e il produttore di vino by Giorgio Manganelli
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy