Il libro propone una rilettura di alcuni reportages famosi – quelli dei viaggi in India di Gozzano, Moravia, Pasolini e Manganelli – nella prospettiva critica degli studi culturali e postcoloniali. Diversa è la cifra stilistica dei quattro scrittori esaminati, così come diverso è il loro sguardo di viaggiatori: se le pagine di Gozzano rievocano nostalgicamente la tradizione dell’esotismo europeo, i resoconti di Pasolini e Moravia si collocano sullo sfondo del dibattito sul terzomondismo, mentre la scrittura ironica di Manganelli si confronta con l’idea dell’India proposta dalla ricerca di spiritualità “alternativa”. Sulla base di una puntuale analisi testuale l’autrice individua, pur nelle considerevoli differenze, elementi comuni nelle modalità descrittive con cui i quattro autori costruiscono l’immagine del sé in rapporto a quella dell’altro.
Il libro propone una rilettura di alcuni reportages famosi – quelli dei viaggi in India di Gozzano, Moravia, Pasolini e Manganelli – nella prospettiva critica degli studi culturali e postcoloniali. Diversa è la cifra stilistica dei quattro scrittori esaminati, così come diverso è il loro sguardo di viaggiatori: se le pagine di Gozzano rievocano nostalgicamente la tradizione dell’esotismo europeo, i resoconti di Pasolini e Moravia si collocano sullo sfondo del dibattito sul terzomondismo, mentre la scrittura ironica di Manganelli si confronta con l’idea dell’India proposta dalla ricerca di spiritualità “alternativa”. Sulla base di una puntuale analisi testuale l’autrice individua, pur nelle considerevoli differenze, elementi comuni nelle modalità descrittive con cui i quattro autori costruiscono l’immagine del sé in rapporto a quella dell’altro.