Author: | Emilio Salgari | ISBN: | 9788868110215 |
Publisher: | Libri da leggere | Publication: | January 20, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Emilio Salgari |
ISBN: | 9788868110215 |
Publisher: | Libri da leggere |
Publication: | January 20, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
L’amore infelice e tormentato accompagnato allo scenario del mare romantico sembrano essere i riferimenti iniziali de I corsari delle Bermude (in realtà la dicitura corretta è Bermuda, si scrive con la –e per una pura licenza salgariana). In fase di apertura del romanzo il lettore assisterà ad una battaglia navale ma, successivamente, sarà un altro lo scenario che lo attende, in uno stile narrativo piuttosto lento con dialoghi che, nonostante siano lunghi, non rischiano, tuttavia, di offuscare l’azione. Sembra quasi che il protagonista, a tratti, diventi Testa di Pietra, il fido aiutante caratterizzato da una grande furbizia e dalla saggezza senza pari nel romanzo. Proprio Testa di Pietra sembra sentire più di tutti la nostalgia della sua terra natale ovvero la Gran Bretagna. Ad animare i dialoghi sono Testa di Pietra e Piccolo Flocco in trattazioni che arrivano ad occupare gran parte della narrazione. I due hanno molti motivi per battibeccare o pavoneggiarsi a seconda dei casi.
L’autore, però, è come se volesse concentrarsi di più sull’azione piuttosto che sui sentimenti di ciascun personaggio. Il romanzo si interrompe per poi proseguire nei libri successivi della serie delle Bermude. Un ciclo di volumi strettamente correlati tra loro. Infatti, per scoprire quali saranno le sorti di William Mac-Lellan sarà necessario completare la lettura del ciclo intero. Il ciclo ha avuto inizio proprio con questo volume per poi prosegue con altri due racconti.
Sembra impossibile, quando sentiamo parlare di corsari, non collegarci immediatamente con la mente alla letteratura di Salgari, entrata di diritto nel nostro immaginario collettivo. Gli avventurieri delle Antille non sono gli unici a balenarci in mente. Anche i Corsari delle Bermude, sebbene facciano parte di un ciclo di racconti più breve, sono avventurieri e degni di menzione. Certamente più civili dei loro fratelli caraibici, sono corsari che si battono per la loro patria e per l’amore.
L’amore infelice e tormentato accompagnato allo scenario del mare romantico sembrano essere i riferimenti iniziali de I corsari delle Bermude (in realtà la dicitura corretta è Bermuda, si scrive con la –e per una pura licenza salgariana). In fase di apertura del romanzo il lettore assisterà ad una battaglia navale ma, successivamente, sarà un altro lo scenario che lo attende, in uno stile narrativo piuttosto lento con dialoghi che, nonostante siano lunghi, non rischiano, tuttavia, di offuscare l’azione. Sembra quasi che il protagonista, a tratti, diventi Testa di Pietra, il fido aiutante caratterizzato da una grande furbizia e dalla saggezza senza pari nel romanzo. Proprio Testa di Pietra sembra sentire più di tutti la nostalgia della sua terra natale ovvero la Gran Bretagna. Ad animare i dialoghi sono Testa di Pietra e Piccolo Flocco in trattazioni che arrivano ad occupare gran parte della narrazione. I due hanno molti motivi per battibeccare o pavoneggiarsi a seconda dei casi.
L’autore, però, è come se volesse concentrarsi di più sull’azione piuttosto che sui sentimenti di ciascun personaggio. Il romanzo si interrompe per poi proseguire nei libri successivi della serie delle Bermude. Un ciclo di volumi strettamente correlati tra loro. Infatti, per scoprire quali saranno le sorti di William Mac-Lellan sarà necessario completare la lettura del ciclo intero. Il ciclo ha avuto inizio proprio con questo volume per poi prosegue con altri due racconti.
Sembra impossibile, quando sentiamo parlare di corsari, non collegarci immediatamente con la mente alla letteratura di Salgari, entrata di diritto nel nostro immaginario collettivo. Gli avventurieri delle Antille non sono gli unici a balenarci in mente. Anche i Corsari delle Bermude, sebbene facciano parte di un ciclo di racconti più breve, sono avventurieri e degni di menzione. Certamente più civili dei loro fratelli caraibici, sono corsari che si battono per la loro patria e per l’amore.