Author: | Tullio De Mauro, Vinicio Ongini | ISBN: | 9788858113394 |
Publisher: | Editori Laterza | Publication: | April 1, 2014 |
Imprint: | Editori Laterza | Language: | Italian |
Author: | Tullio De Mauro, Vinicio Ongini |
ISBN: | 9788858113394 |
Publisher: | Editori Laterza |
Publication: | April 1, 2014 |
Imprint: | Editori Laterza |
Language: | Italian |
Dalle montagne del cuneese ai quartieri periferici di Torino, Milano e Roma, dalle scuole dei piccoli indiani sikh, nei paesi della pianura padana, agli esercizi di patriottismo costituzionale nel Salento. Dalla radio libera in un asilo multietnico di Bologna ai viaggi in Cina di studenti e professori toscani, alle maestre poliglotte del quartiere Ballarò a Palermo: un'inchiesta originale sulla scuola che verrà.
Dai nostri bambini impariamo moltissime cose. E quante altre potremmo impararne, da tutti i bambini del mondo. Ora che i nostri bambini vanno a scuola con bambini di ogni parte del mondo, è tempo di tornare tra i banchi anche per noi. Grazie a questo libro appassionato e ricco di esperienze preziose possiamo farlo. Giuseppe Culicchia
Vinicio Ongini va al concreto e viaggia attraverso le scuole italiane documentando difficoltà, scacchi e successi della scuola multiculturale. Chi, dall'informazione corrente, è frastornato da notizie di casi di xenofobia farebbe bene a seguirlo nel suo viaggio, a leggere i suoi concreti e suggestivi 'casi di studio'. Se un rimprovero si può muovere alla nostra scuola è che non sempre essa è ben consapevole di quanto ha fatto, sa fare e fa per l'intero Paese. Il libro di Ongini, tra gli altri meriti, può essere d'aiuto, può stimolare il giusto orgoglio della nostra scuola pubblica. Dalla Prefazione di Tullio De Mauro
Cosa si guadagna, se si guadagna, con gli alunni stranieri a scuola? Vinicio Ongini fa parlare i protagonisti della scuola italiana multiculturale: bambini e insegnanti, studenti, presidi, genitori, ma anche il gelataio del quartiere e il sindaco del paese, la tabaccaia di fronte alla scuola e la signora torinese immigrata in Calabria. Saremo sorpresi dalla realtà di una scuola dignitosa ma quasi invisibile, una scuola normale, che costruisce giorno per giorno, con i materiali che ci sono. E che nemmeno ci pensa di togliere il disturbo.
Dalle montagne del cuneese ai quartieri periferici di Torino, Milano e Roma, dalle scuole dei piccoli indiani sikh, nei paesi della pianura padana, agli esercizi di patriottismo costituzionale nel Salento. Dalla radio libera in un asilo multietnico di Bologna ai viaggi in Cina di studenti e professori toscani, alle maestre poliglotte del quartiere Ballarò a Palermo: un'inchiesta originale sulla scuola che verrà.
Dai nostri bambini impariamo moltissime cose. E quante altre potremmo impararne, da tutti i bambini del mondo. Ora che i nostri bambini vanno a scuola con bambini di ogni parte del mondo, è tempo di tornare tra i banchi anche per noi. Grazie a questo libro appassionato e ricco di esperienze preziose possiamo farlo. Giuseppe Culicchia
Vinicio Ongini va al concreto e viaggia attraverso le scuole italiane documentando difficoltà, scacchi e successi della scuola multiculturale. Chi, dall'informazione corrente, è frastornato da notizie di casi di xenofobia farebbe bene a seguirlo nel suo viaggio, a leggere i suoi concreti e suggestivi 'casi di studio'. Se un rimprovero si può muovere alla nostra scuola è che non sempre essa è ben consapevole di quanto ha fatto, sa fare e fa per l'intero Paese. Il libro di Ongini, tra gli altri meriti, può essere d'aiuto, può stimolare il giusto orgoglio della nostra scuola pubblica. Dalla Prefazione di Tullio De Mauro
Cosa si guadagna, se si guadagna, con gli alunni stranieri a scuola? Vinicio Ongini fa parlare i protagonisti della scuola italiana multiculturale: bambini e insegnanti, studenti, presidi, genitori, ma anche il gelataio del quartiere e il sindaco del paese, la tabaccaia di fronte alla scuola e la signora torinese immigrata in Calabria. Saremo sorpresi dalla realtà di una scuola dignitosa ma quasi invisibile, una scuola normale, che costruisce giorno per giorno, con i materiali che ci sono. E che nemmeno ci pensa di togliere il disturbo.