Atlante delle mafie (vol 1)

Storia, economia, società, cultura

Nonfiction, Social & Cultural Studies, True Crime
Cover of the book Atlante delle mafie (vol 1) by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione, Rubbettino Editore
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione ISBN: 9788849837810
Publisher: Rubbettino Editore Publication: February 22, 2013
Imprint: Rubbettino Editore Language: Italian
Author: Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
ISBN: 9788849837810
Publisher: Rubbettino Editore
Publication: February 22, 2013
Imprint: Rubbettino Editore
Language: Italian

A cosa è dovuto il successo plurisecolare delle mafie italiane? E come mai viene definita “mafia” ogni violenza privata che ha successo nel mondo? L’Atlante delle mafie prova a rispondere a queste due domande. Partendo dalla messa in discussione dal paradigma interpretativo dell’esclusività della Sicilia nella produzione di ciò che comunemente si intende per mafia. Se un fenomeno, nato in Sicilia nell’Ottocento, ha avuto una così lunga durata, affrancandosi dalle condizioni storiche e territoriali che ne resero possibile la sua originaria espansione e proiettandosi così agevolmente nella contemporaneità (divenendo addirittura un modello vincente per tutte le violenze private del globo) non è utile continuare a descriverlo solo come un originale prodotto siciliano. Il modello mafioso, infatti, si è dimostrato riproducibile nel tempo e in altri luoghi, non più specifico solo della Sicilia e del Mezzogiorno d’Italia. Con il termine mafia si deve intendere oggi un marchio di successo della violenza privata nell’economia globalizzata. Con questa ottica, l’Atlante delle mafie passa in rassegna le “qualità” criminali che differenziano nettamente i fenomeni mafiosi dalla criminalità comune e da quella organizzata. Esse vengono sintetizzate in cinque caratteristiche: culturali, politiche, economiche, ideologiche e ordinamentali. Secondo i curatori, si può ritenere mafia la “violenza di relazioni”, cioè una violenza in grado di stabilire contatti, rapporti, e cointeressenze con coloro che detengono il potere ufficiale, sia politico, economico e religioso, che formalmente dovrebbero reprimerla e tenerla a distanza. Perciò viene contestato ampiamente il luogo comune delle mafie come antistato, come antisistema. È stato proprio questo luogo comune a tenere per anni in ombra il vero motivo del successo delle mafie. Mentre alcune forme di violenza e di contestazione armata del potere costituito si sono manifestate contro le leggi e contro la visione unitaria dello Stato (il brigantaggio nell’Ottocento, le rivendicazioni etniche-territoriali e il terrorismo politico nel Novecento) e perciò alla fine sono state sconfitte, le mafie hanno usato una violenza non di contrapposizione, non di scontro frontale, ma di integrazione, interna cioè alla politica e al potere ufficiale. Dunque, per mafia si deve intendere una violenza di relazione e di integrazione. In questa loro caratteristica consiste la ragione del loro perdurante successo.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

A cosa è dovuto il successo plurisecolare delle mafie italiane? E come mai viene definita “mafia” ogni violenza privata che ha successo nel mondo? L’Atlante delle mafie prova a rispondere a queste due domande. Partendo dalla messa in discussione dal paradigma interpretativo dell’esclusività della Sicilia nella produzione di ciò che comunemente si intende per mafia. Se un fenomeno, nato in Sicilia nell’Ottocento, ha avuto una così lunga durata, affrancandosi dalle condizioni storiche e territoriali che ne resero possibile la sua originaria espansione e proiettandosi così agevolmente nella contemporaneità (divenendo addirittura un modello vincente per tutte le violenze private del globo) non è utile continuare a descriverlo solo come un originale prodotto siciliano. Il modello mafioso, infatti, si è dimostrato riproducibile nel tempo e in altri luoghi, non più specifico solo della Sicilia e del Mezzogiorno d’Italia. Con il termine mafia si deve intendere oggi un marchio di successo della violenza privata nell’economia globalizzata. Con questa ottica, l’Atlante delle mafie passa in rassegna le “qualità” criminali che differenziano nettamente i fenomeni mafiosi dalla criminalità comune e da quella organizzata. Esse vengono sintetizzate in cinque caratteristiche: culturali, politiche, economiche, ideologiche e ordinamentali. Secondo i curatori, si può ritenere mafia la “violenza di relazioni”, cioè una violenza in grado di stabilire contatti, rapporti, e cointeressenze con coloro che detengono il potere ufficiale, sia politico, economico e religioso, che formalmente dovrebbero reprimerla e tenerla a distanza. Perciò viene contestato ampiamente il luogo comune delle mafie come antistato, come antisistema. È stato proprio questo luogo comune a tenere per anni in ombra il vero motivo del successo delle mafie. Mentre alcune forme di violenza e di contestazione armata del potere costituito si sono manifestate contro le leggi e contro la visione unitaria dello Stato (il brigantaggio nell’Ottocento, le rivendicazioni etniche-territoriali e il terrorismo politico nel Novecento) e perciò alla fine sono state sconfitte, le mafie hanno usato una violenza non di contrapposizione, non di scontro frontale, ma di integrazione, interna cioè alla politica e al potere ufficiale. Dunque, per mafia si deve intendere una violenza di relazione e di integrazione. In questa loro caratteristica consiste la ragione del loro perdurante successo.

More books from Rubbettino Editore

Cover of the book All'ombra del Principe by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book Non solo euro by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book Partitocrazia by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book L'ordine di Babele by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book La Cina e la Nuova Via della Seta by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book Breviario di un liberista eretico by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book L'occasione della crisi by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book Cento passi ancora by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book Storia delle nuvole by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book Gioacchino da Fiore by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book Alfieri politico by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book La casta a statuto speciale by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book Solo dinanzi all'unico by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book Paracarri by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
Cover of the book La società libera by Enzo Ciconte, Isaia Sales, Francesco Forgione
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy