Parlare dell’arte della Grecia non è per noi come parlare dell’arte di una qualunque altra civiltà del mondo antico. Nessun’altra cultura figurativa del passato ha la stessa importanza per la cultura occidentale (e forse per quella di tutto il mondo moderno). Per secoli in essa si identificò la bellezza artistica in assoluto, e questo anche prima di conoscerne le testimonianze originali. Abituati ad una grecità bianca, dalle bianche statue e dai bianchi templi, dimentichiamo o ignoriamo che statue e templi erano colorati. Spesso noi vediamo la grecità più come la immaginavano i devoti rinascimentali della divina proporzione o gli esteti raffinati dell’epoca di Canova, ma come la vedevano i contemporanei di Parmenide, o di Socrate, o di Tolomeo? In questo ebook, si descrive un’arte figurativa che è arte di corpi, dove l’uomo - e la divinità antropomorfa - è posto a misura dell’universo, dove il naturalismo mimetico ha saputo trovare un eccezionale bilanciamento tra razionalità, intuizione ed espressione del sentimento, e dove l’equilibrio di forme e proporzioni si fa ideale di bellezza. Oltre i pregiudizi e le convinzioni neoclassiche, si parla non di idealismo, ma di realismo concettuale, e di mimesi non come rifacimento meccanico e statico, ma come riattualizzazione del vivente in forme capaci di comunicare. Tra narrazione e immagine, arte e uomo, artista e artigiano, alla riscoperta delle forme e dei colori della classicità greca.
Parlare dell’arte della Grecia non è per noi come parlare dell’arte di una qualunque altra civiltà del mondo antico. Nessun’altra cultura figurativa del passato ha la stessa importanza per la cultura occidentale (e forse per quella di tutto il mondo moderno). Per secoli in essa si identificò la bellezza artistica in assoluto, e questo anche prima di conoscerne le testimonianze originali. Abituati ad una grecità bianca, dalle bianche statue e dai bianchi templi, dimentichiamo o ignoriamo che statue e templi erano colorati. Spesso noi vediamo la grecità più come la immaginavano i devoti rinascimentali della divina proporzione o gli esteti raffinati dell’epoca di Canova, ma come la vedevano i contemporanei di Parmenide, o di Socrate, o di Tolomeo? In questo ebook, si descrive un’arte figurativa che è arte di corpi, dove l’uomo - e la divinità antropomorfa - è posto a misura dell’universo, dove il naturalismo mimetico ha saputo trovare un eccezionale bilanciamento tra razionalità, intuizione ed espressione del sentimento, e dove l’equilibrio di forme e proporzioni si fa ideale di bellezza. Oltre i pregiudizi e le convinzioni neoclassiche, si parla non di idealismo, ma di realismo concettuale, e di mimesi non come rifacimento meccanico e statico, ma come riattualizzazione del vivente in forme capaci di comunicare. Tra narrazione e immagine, arte e uomo, artista e artigiano, alla riscoperta delle forme e dei colori della classicità greca.