CHE COSA VI PORTERESTE SU UN'ISOLA DESERTA? L’autrice di Chocolat non ha dubbi: un gatto, un cappello e un nastro. Tre oggetti in apparenza comuni che all’occorrenza sono in grado di far scaturire una miriade di immagini e di storie. Perché raccontare per Joanne Harris è un modo di affrontare la vita e le sue sfide: niente è impossibile per l’immaginazione, e se riusciamo a immaginare ci sarà sempre un finale inaspettato per ogni giorno della nostra vita. I racconti di Joanne Harris raccolti in Un gatto, un cappello e un nastro sono legati tra loro come scatole cinesi: basta aprirne una per scoprirne infinite altre, nascoste a una prima occhiata e per questo ancora più preziose. Storie popolate da personaggi profondamente umani, alle prese con difficoltà come il dolore di un lutto o lo svanire di un desiderio da tempo inseguito. Personaggi che nella fantasia e nella parola trovano non solo una via di fuga, ma anche una risorsa inesauribile di speranza e di forza di volontà. È il caso di Ngok e Maleki, due ragazzine africane che rifiutano di piegarsi a un destino di privazioni. O di Faith e Hope, anziane signore che, escluse dalla gita al mare della casa di riposo in cui vivono, si vendicano smascherando, con passione da detective, un grave sopruso. O di Maggie, che nella pasticceria troverà la dolcezza che la vita le ha negato. E ancora, ragazzini abituati a viaggiare più nella rete che nella realtà; una madre a caccia del figlio perduto fra le maglie insidiose di Twitter; un attore alla ricerca di una nuova vita e di una nuova casa che si rivelerà già occupata da una famiglia di fantasmi; un aspirante investigatore più portato all’avanspettacolo. Ancora una volta dopo Profumi, giochi e cuori infranti Joanne Harris torna alla forma, a lei più che congeniale, del racconto. Mondi lontani e vicini, atmosfere calde e coinvolgenti, personaggi ironici e incredibilmente veri: ci sono tutti gli elementi che permettono all’autrice di dare voce al suo straordinario talento, concentrando in poche pagine una forza narrativa che nulla ha da invidiare ai suoi romanzi più amati.
CHE COSA VI PORTERESTE SU UN'ISOLA DESERTA? L’autrice di Chocolat non ha dubbi: un gatto, un cappello e un nastro. Tre oggetti in apparenza comuni che all’occorrenza sono in grado di far scaturire una miriade di immagini e di storie. Perché raccontare per Joanne Harris è un modo di affrontare la vita e le sue sfide: niente è impossibile per l’immaginazione, e se riusciamo a immaginare ci sarà sempre un finale inaspettato per ogni giorno della nostra vita. I racconti di Joanne Harris raccolti in Un gatto, un cappello e un nastro sono legati tra loro come scatole cinesi: basta aprirne una per scoprirne infinite altre, nascoste a una prima occhiata e per questo ancora più preziose. Storie popolate da personaggi profondamente umani, alle prese con difficoltà come il dolore di un lutto o lo svanire di un desiderio da tempo inseguito. Personaggi che nella fantasia e nella parola trovano non solo una via di fuga, ma anche una risorsa inesauribile di speranza e di forza di volontà. È il caso di Ngok e Maleki, due ragazzine africane che rifiutano di piegarsi a un destino di privazioni. O di Faith e Hope, anziane signore che, escluse dalla gita al mare della casa di riposo in cui vivono, si vendicano smascherando, con passione da detective, un grave sopruso. O di Maggie, che nella pasticceria troverà la dolcezza che la vita le ha negato. E ancora, ragazzini abituati a viaggiare più nella rete che nella realtà; una madre a caccia del figlio perduto fra le maglie insidiose di Twitter; un attore alla ricerca di una nuova vita e di una nuova casa che si rivelerà già occupata da una famiglia di fantasmi; un aspirante investigatore più portato all’avanspettacolo. Ancora una volta dopo Profumi, giochi e cuori infranti Joanne Harris torna alla forma, a lei più che congeniale, del racconto. Mondi lontani e vicini, atmosfere calde e coinvolgenti, personaggi ironici e incredibilmente veri: ci sono tutti gli elementi che permettono all’autrice di dare voce al suo straordinario talento, concentrando in poche pagine una forza narrativa che nulla ha da invidiare ai suoi romanzi più amati.