Troppo cuore

Fiction & Literature, Crime
Cover of the book Troppo cuore by Mario Quattrucci, Robin Edizioni
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Mario Quattrucci ISBN: 9788872742495
Publisher: Robin Edizioni Publication: July 4, 2018
Imprint: Language: Italian
Author: Mario Quattrucci
ISBN: 9788872742495
Publisher: Robin Edizioni
Publication: July 4, 2018
Imprint:
Language: Italian

Un romanzo popolare, anzi “un romanzetto”: così l’Autore ama chiamare i suoi quattordici gialli. E il presente, niente meno, per l’ultima inchiesta di Marè. E naturalmente l’ultima non sarà.
Ma giallo e popolare sì. Di genere? Ma sì, con tutti i crismi: trama, mistero, feuilleton, indagini, indagati, svelamento (ma non consolatorio) del mistero… Se poi anche in questo ultimo Marè – come alcuni critici severi e quei venticinque lettori forse ipocriti ma certo ben scafati hanno rilevato già per gli altri – il genere si eleva e travalica, lo diranno i lettori. E i suddetti critici, of course. 
Sembra però di poter dire che quest’ultima prova in prosa di emmequ segni un passo indietro – o in avanti? o di lato? – rispetto ai precedenti. La storia narrata è ancora, come sempre, vicenda privata inserita e intrecciata alla Storia dell’Italia e del tempo; come sempre i caratteri si danno soprattutto attraverso il dialogo; come nei precedenti Roma non è solo teatro ma coprotagonista della storia…: sì, ma in questo “Troppo cuore”, l’azione va ad esaurimento (solo un colpo di pistola, insomma), mentre lievita e cresce, col sottofondo di gran jazz e di songs belle assai, ricerca culturale sociologica e morale. C’è insomma, a dispetto del titolo, molto più di cervello che di cuore. Fino alle soglie, o ben addentro, quello che, nato nel ’900 (e se Dio vuole ancora in vita), romanzo saggio fu detto. E così la lingua: la quale, forse per codesto, si dà meno mossa ed impastata, meno impasticcata, meno intruglio di italiano e dialetto, di colto e di volgare. E di seguito il Marè, come fosse davvero all’ultima balera, ci diventa tormentato insicuro e malmostoso come mai. E, ma stavolta veramente, sempre più triste solitario y final. 
Artigianato d’autore, dunque. Di cui lui, l’autore, del resto si fa vanto. Chiamando ancora per sostegno, orgogliosamente, il venerato Bertolt Brecht: “Chi si limita a considerare solo i sommi non capisce niente di letteratura. Un cielo con solo stelle di prima grandezza non è un vero cielo”.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Un romanzo popolare, anzi “un romanzetto”: così l’Autore ama chiamare i suoi quattordici gialli. E il presente, niente meno, per l’ultima inchiesta di Marè. E naturalmente l’ultima non sarà.
Ma giallo e popolare sì. Di genere? Ma sì, con tutti i crismi: trama, mistero, feuilleton, indagini, indagati, svelamento (ma non consolatorio) del mistero… Se poi anche in questo ultimo Marè – come alcuni critici severi e quei venticinque lettori forse ipocriti ma certo ben scafati hanno rilevato già per gli altri – il genere si eleva e travalica, lo diranno i lettori. E i suddetti critici, of course. 
Sembra però di poter dire che quest’ultima prova in prosa di emmequ segni un passo indietro – o in avanti? o di lato? – rispetto ai precedenti. La storia narrata è ancora, come sempre, vicenda privata inserita e intrecciata alla Storia dell’Italia e del tempo; come sempre i caratteri si danno soprattutto attraverso il dialogo; come nei precedenti Roma non è solo teatro ma coprotagonista della storia…: sì, ma in questo “Troppo cuore”, l’azione va ad esaurimento (solo un colpo di pistola, insomma), mentre lievita e cresce, col sottofondo di gran jazz e di songs belle assai, ricerca culturale sociologica e morale. C’è insomma, a dispetto del titolo, molto più di cervello che di cuore. Fino alle soglie, o ben addentro, quello che, nato nel ’900 (e se Dio vuole ancora in vita), romanzo saggio fu detto. E così la lingua: la quale, forse per codesto, si dà meno mossa ed impastata, meno impasticcata, meno intruglio di italiano e dialetto, di colto e di volgare. E di seguito il Marè, come fosse davvero all’ultima balera, ci diventa tormentato insicuro e malmostoso come mai. E, ma stavolta veramente, sempre più triste solitario y final. 
Artigianato d’autore, dunque. Di cui lui, l’autore, del resto si fa vanto. Chiamando ancora per sostegno, orgogliosamente, il venerato Bertolt Brecht: “Chi si limita a considerare solo i sommi non capisce niente di letteratura. Un cielo con solo stelle di prima grandezza non è un vero cielo”.

More books from Robin Edizioni

Cover of the book Il segreto del nove by Mario Quattrucci
Cover of the book Le donne di Hopper by Mario Quattrucci
Cover of the book The Child Back from Afar by Mario Quattrucci
Cover of the book Il supplemento come sofisma by Mario Quattrucci
Cover of the book Un moderno Mefistofele by Mario Quattrucci
Cover of the book Dell'aristofanesca irrisione del mondo by Mario Quattrucci
Cover of the book Il cielo di Londra a novembre by Mario Quattrucci
Cover of the book Il Meraviglioso Regno di Oz by Mario Quattrucci
Cover of the book Storie di streghe e di delitti by Mario Quattrucci
Cover of the book Anny e Kaleb (il gatto magico) by Mario Quattrucci
Cover of the book Ragazzi, voglio raccontarvi una storia jazz! by Mario Quattrucci
Cover of the book Trilogia di Torino by Mario Quattrucci
Cover of the book Tre sguardi su Pinocchio by Mario Quattrucci
Cover of the book Maigret e il caso Simenon by Mario Quattrucci
Cover of the book AAA detective cercasi by Mario Quattrucci
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy