Author: | Eleanor LeJune | ISBN: | 1230000684231 |
Publisher: | Self-Publish | Publication: | September 25, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Eleanor LeJune |
ISBN: | 1230000684231 |
Publisher: | Self-Publish |
Publication: | September 25, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Come donna ho sempre amato i romanzi di Salgari perchè in essi ritrovavo personaggi femminili, affascinanti, audaci e potenti, delle originali eroine letterarie che, accanto ai loro equivalenti maschili, mi permettevano di sognare.
E supplivo alla fantasia di Salgari, con una mia personale fantasia. Così sognavo di essere posseduta da Sandokan, da Yanez e da tanti altri suoi eroi.
A volte ero la Perla di Labuan, venerata sposa di Sandokan, a volte Honorata Wan Guld, adorata dal Corsaro Nero, Surama, moglie di Yanez, Ada Corishant e Darma, rispettivamente moglie e figlia di Tremal-Naik, e poi Capitan Tempesta, Dolores del Castillo, capitana del Yucatan, Afza, il raggio dell'Atlante, Than-kiù, il Fiore delle Perle.
Tutte donne stupende, dai tratti soavi e bellissimi, a volte sottomesse a volte ribelli, ma incapaci di superare i limiti della buona decenza.
Io, invece, avrei voluto che fossero audaci, intraprendenti, lascive, sensuali, e, perché no, amanti del sesso. Va bene di essere donne e quindi di fare tutto in maniera femminile e aggraziata, ma il desiderio fisico, che certamente covava in loro e nella mente di Salgari, perché non esplicitarlo.
Proprio per questo, non solo per la loro bellezza estrinseca, così ben evidenziata da Salgari, che di sicuro molte oscure fantasie ha acceso nei suoi lettori, ma per quei loro segreti pensieri, che non hanno mai manifestato, che ho deciso di scrivere questi racconti, donando alle eroine di Salgari una femminilità e sessualità quale di sicuro possedevano e che avrebbero sicuramente manifestato se solo la morale del loro secolo l’avesse permesso.
Eleanor LeJune
Come donna ho sempre amato i romanzi di Salgari perchè in essi ritrovavo personaggi femminili, affascinanti, audaci e potenti, delle originali eroine letterarie che, accanto ai loro equivalenti maschili, mi permettevano di sognare.
E supplivo alla fantasia di Salgari, con una mia personale fantasia. Così sognavo di essere posseduta da Sandokan, da Yanez e da tanti altri suoi eroi.
A volte ero la Perla di Labuan, venerata sposa di Sandokan, a volte Honorata Wan Guld, adorata dal Corsaro Nero, Surama, moglie di Yanez, Ada Corishant e Darma, rispettivamente moglie e figlia di Tremal-Naik, e poi Capitan Tempesta, Dolores del Castillo, capitana del Yucatan, Afza, il raggio dell'Atlante, Than-kiù, il Fiore delle Perle.
Tutte donne stupende, dai tratti soavi e bellissimi, a volte sottomesse a volte ribelli, ma incapaci di superare i limiti della buona decenza.
Io, invece, avrei voluto che fossero audaci, intraprendenti, lascive, sensuali, e, perché no, amanti del sesso. Va bene di essere donne e quindi di fare tutto in maniera femminile e aggraziata, ma il desiderio fisico, che certamente covava in loro e nella mente di Salgari, perché non esplicitarlo.
Proprio per questo, non solo per la loro bellezza estrinseca, così ben evidenziata da Salgari, che di sicuro molte oscure fantasie ha acceso nei suoi lettori, ma per quei loro segreti pensieri, che non hanno mai manifestato, che ho deciso di scrivere questi racconti, donando alle eroine di Salgari una femminilità e sessualità quale di sicuro possedevano e che avrebbero sicuramente manifestato se solo la morale del loro secolo l’avesse permesso.
Eleanor LeJune