Per il catechismo significa soprattutto non nominare il nome di Dio senza rispetto e non bestemmiare. In realtà, nella sua formulazione più autentica, il comandamento biblico vieta di servirsi del nome del Signore per coprire forme di ingiustizia: dal giurare il falso alle giustificazioni dell'oppressione. In un non lontano passato gli Stati moderni hanno definito giuste le loro guerre legittimandole anche con simboli religiosi; oggi, in età globale, il connubio tra Dio e violenza resta più che mai all'ordine del giorno. Il nome di Dio continua a dirsi in molti modi carichi di ambiguità, mentre la sua santificazione - prospettata nel "Padre Nostro" - dovrebbe esser riserva di libertà e rifrangersi nella costruzione di relazioni umane pacificate.
Per il catechismo significa soprattutto non nominare il nome di Dio senza rispetto e non bestemmiare. In realtà, nella sua formulazione più autentica, il comandamento biblico vieta di servirsi del nome del Signore per coprire forme di ingiustizia: dal giurare il falso alle giustificazioni dell'oppressione. In un non lontano passato gli Stati moderni hanno definito giuste le loro guerre legittimandole anche con simboli religiosi; oggi, in età globale, il connubio tra Dio e violenza resta più che mai all'ordine del giorno. Il nome di Dio continua a dirsi in molti modi carichi di ambiguità, mentre la sua santificazione - prospettata nel "Padre Nostro" - dovrebbe esser riserva di libertà e rifrangersi nella costruzione di relazioni umane pacificate.