Author: | Ducchio Faccini | ISBN: | 9788865161555 |
Publisher: | Altreconomia | Publication: | September 1, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Ducchio Faccini |
ISBN: | 9788865161555 |
Publisher: | Altreconomia |
Publication: | September 1, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Prefazione di Luigi Manconi e Valentina Calderone.
Testi di Ilaria e Giovanni Cucchi, Patrizio Gonnella (Antigone), Mauro Palma (giurista) e Lorenzo Guadagnucci (giornalista).
La ricostruzione puntigliosa della vicenda Cucchi: dalla battaglia per la verità della famiglia alle responsabilità dello Stato
“Presunta morte naturale” è l’epitaffio di Stefano Cucchi, morto a Roma il 22 ottobre 2009 all’ospedale-carcere “Sandro Pertini”. Una settimana prima era stato arrestato per spaccio: sette giorni nelle mani dello Stato, dai carabinieri alla polizia penitenziaria, dai magistrati ai medici di carcere e ospedale. La famiglia lo rivedrà dietro una teca di vetro: sul suo corpo, inequivocabili segni di percosse. Ma lo Stato, dopo averla alzata, nasconde la mano, negando la propria responsabilità. Ne è prova la sentenza di primo grado del processo, che commina pene lievi ai medici, assolvendo i tre agenti di polizia penitenziaria imputati solo per lesioni. Il pestaggio, infatti, è riconosciuto ma resta “orfano”. Un’inchiesta dalla parte dei “vinti” che - minuto per minuto, attore per attore - recupera le testimonianze accantonate, le ragioni delle parti civili e depura i fatti da ogni omissione. Ma non solo: affronta temi quali l’“esercizio esclusivo della forza” da parte dello Stato, il reato di tortura, la legge Fini-Giovanardi sulle droghe.
Duccio Facchini scrive dal 2011 per il mensile “Altreconomia”. È coautore del libro “Armi, un affare di Stato” (Chiarelettere 2012). Fa parte dell’associazione “Qui Lecco Libera”.
Prefazione di Luigi Manconi e Valentina Calderone.
Testi di Ilaria e Giovanni Cucchi, Patrizio Gonnella (Antigone), Mauro Palma (giurista) e Lorenzo Guadagnucci (giornalista).
La ricostruzione puntigliosa della vicenda Cucchi: dalla battaglia per la verità della famiglia alle responsabilità dello Stato
“Presunta morte naturale” è l’epitaffio di Stefano Cucchi, morto a Roma il 22 ottobre 2009 all’ospedale-carcere “Sandro Pertini”. Una settimana prima era stato arrestato per spaccio: sette giorni nelle mani dello Stato, dai carabinieri alla polizia penitenziaria, dai magistrati ai medici di carcere e ospedale. La famiglia lo rivedrà dietro una teca di vetro: sul suo corpo, inequivocabili segni di percosse. Ma lo Stato, dopo averla alzata, nasconde la mano, negando la propria responsabilità. Ne è prova la sentenza di primo grado del processo, che commina pene lievi ai medici, assolvendo i tre agenti di polizia penitenziaria imputati solo per lesioni. Il pestaggio, infatti, è riconosciuto ma resta “orfano”. Un’inchiesta dalla parte dei “vinti” che - minuto per minuto, attore per attore - recupera le testimonianze accantonate, le ragioni delle parti civili e depura i fatti da ogni omissione. Ma non solo: affronta temi quali l’“esercizio esclusivo della forza” da parte dello Stato, il reato di tortura, la legge Fini-Giovanardi sulle droghe.
Duccio Facchini scrive dal 2011 per il mensile “Altreconomia”. È coautore del libro “Armi, un affare di Stato” (Chiarelettere 2012). Fa parte dell’associazione “Qui Lecco Libera”.