Meglio regnare all'inferno

Perché i serial killer popolano il cinema, la letteratura e la televisione

Nonfiction, Social & Cultural Studies, True Crime, Murder, Social Science, Anthropology, Sociology
Cover of the book Meglio regnare all'inferno by Mario Arturo Iannaccone, Lindau
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Author: Mario Arturo Iannaccone ISBN: 9788867088379
Publisher: Lindau Publication: September 14, 2017
Imprint: Lindau Language: Italian
Author: Mario Arturo Iannaccone
ISBN: 9788867088379
Publisher: Lindau
Publication: September 14, 2017
Imprint: Lindau
Language: Italian

Negli ultimi quarant'anni il serial killer è diventato sempre più popolare. Protagonista di film, romanzi, graphic novel e serie televisive, nella cultura pop è ritratto come una persona intelligente, astuta e capace, spesso come un vero intellettuale o artista della morte. Eppure le statistiche dimostrano che l'omicidio seriale non è in realtà così frequente come i media e la fiction farebbero supporre. Come si spiega, allora, questa sua presenza sempre più invadente? È una metafora della violenza e della solitudine che affliggono la società contemporanea? Forse. Ma c'è di più. Mario Iannaccone svela gli interessi che si nascondono dietro l'uso politico di un fenomeno molto circoscritto, dimostra come fatti di cronaca sanguinari vengano manipolati per rafforzare l'influenza di alcuni gruppi di pressione, e spiega come attorno al serial killer sia stato costruito tutto un mondo al solo scopo di rendere il problema più importante di quanto non sia: dall'istituzione di unità dedicate al suo studio (come l'americana Behavioral Science Unit) alla nascita di nuove figure professionali, quali il profiler e il mindhunter. Questo libro analizza il fenomeno da un punto di vista antropologico, sociologico, psicologico e politico, raccontando i casi celebri (i killer divenuti star nel loro campo), riflettendo sull'ansia sociale che hanno determinato, documentando l'interesse dimostrato da registi, scrittori e produttori e il fascino esercitato sul grande pubblico. Dalla politica alla psichiatria, dalla criminologia al cinema, Iannaccone accompagna il lettore alla scoperta di coloro che, per citare John Milton, hanno preferito «regnare all'inferno piuttosto che servire in paradiso».

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Negli ultimi quarant'anni il serial killer è diventato sempre più popolare. Protagonista di film, romanzi, graphic novel e serie televisive, nella cultura pop è ritratto come una persona intelligente, astuta e capace, spesso come un vero intellettuale o artista della morte. Eppure le statistiche dimostrano che l'omicidio seriale non è in realtà così frequente come i media e la fiction farebbero supporre. Come si spiega, allora, questa sua presenza sempre più invadente? È una metafora della violenza e della solitudine che affliggono la società contemporanea? Forse. Ma c'è di più. Mario Iannaccone svela gli interessi che si nascondono dietro l'uso politico di un fenomeno molto circoscritto, dimostra come fatti di cronaca sanguinari vengano manipolati per rafforzare l'influenza di alcuni gruppi di pressione, e spiega come attorno al serial killer sia stato costruito tutto un mondo al solo scopo di rendere il problema più importante di quanto non sia: dall'istituzione di unità dedicate al suo studio (come l'americana Behavioral Science Unit) alla nascita di nuove figure professionali, quali il profiler e il mindhunter. Questo libro analizza il fenomeno da un punto di vista antropologico, sociologico, psicologico e politico, raccontando i casi celebri (i killer divenuti star nel loro campo), riflettendo sull'ansia sociale che hanno determinato, documentando l'interesse dimostrato da registi, scrittori e produttori e il fascino esercitato sul grande pubblico. Dalla politica alla psichiatria, dalla criminologia al cinema, Iannaccone accompagna il lettore alla scoperta di coloro che, per citare John Milton, hanno preferito «regnare all'inferno piuttosto che servire in paradiso».

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