L’occhio della mente

Nonfiction, Health & Well Being, Medical, Specialties, Internal Medicine, Neuroscience, Psychology
Cover of the book L’occhio della mente by Oliver Sacks, Adelphi
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Oliver Sacks ISBN: 9788845970375
Publisher: Adelphi Publication: October 10, 2012
Imprint: Adelphi Language: Italian
Author: Oliver Sacks
ISBN: 9788845970375
Publisher: Adelphi
Publication: October 10, 2012
Imprint: Adelphi
Language: Italian

Lilian Kallir è una brillante pianista che predilige Mozart: una sera, allorché deve affrontare il "Concerto n. 21" (quello col famoso Andante), la partitura diventa di colpo un intrico di segni incomprensibili; è l’esordio di una neuropatologia che le impedirà, se non di scrivere, quanto meno di leggere e altererà la sua percezione sino a farle confondere un violino con un banjo o un rasoio con una penna. Sue Barry è riuscita a diventare neurobiologa nonostante una menomazione invalidante: una forma di strabismo che inibisce la visione stereoscopica, sicché gli occhi sono attivi uno per volta, in alternanza, senza mai potersi coordinare; per lei, la profondità e la terza dimensione sono categorie puramente immaginarie. Sono solo due dei casi raccontati e analizzati in questo nuovo libro di Oliver Sacks: storie di amputazioni e deformazioni affettivo-cognitive che sembrano sfociare in drammi senza rimedio. E ancora una volta Sacks mostra come ogni ferita attivi inaspettate strategie adattative, una impensabile capacità di conservare o ridisegnare ciò che viene esperito. Ma per il lettore la vera sorpresa consisterà nel vedere tali dinamiche confermate dall’esperienza personale dello stesso Sacks. Scrutandosi con freddezza clinica, ma senza il timore di rivelare le oscillazioni dei suoi stati d’animo, il neurologo-scienziato parla infatti sia della prosopagnosia di cui è affetto (l’incapacità di riconoscere i volti), sia dell’odissea legata a un melanoma maligno all’occhio destro, i cui sintomi si materializzano un sabato del dicembre 2005, al cinema, sotto forma di una macchia dai contorni iridescenti. Nel rivivere le fantasmagorie percettive scatenate dal tumore, Sacks prosegue così la sua esplorazione del versante creativo di ogni malattia, che in questo caso si manifesta nelle infinite modalità con cui ogni occhio e ogni mente inventano e reinventano l’inafferrabile vastità del mondo esterno.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Lilian Kallir è una brillante pianista che predilige Mozart: una sera, allorché deve affrontare il "Concerto n. 21" (quello col famoso Andante), la partitura diventa di colpo un intrico di segni incomprensibili; è l’esordio di una neuropatologia che le impedirà, se non di scrivere, quanto meno di leggere e altererà la sua percezione sino a farle confondere un violino con un banjo o un rasoio con una penna. Sue Barry è riuscita a diventare neurobiologa nonostante una menomazione invalidante: una forma di strabismo che inibisce la visione stereoscopica, sicché gli occhi sono attivi uno per volta, in alternanza, senza mai potersi coordinare; per lei, la profondità e la terza dimensione sono categorie puramente immaginarie. Sono solo due dei casi raccontati e analizzati in questo nuovo libro di Oliver Sacks: storie di amputazioni e deformazioni affettivo-cognitive che sembrano sfociare in drammi senza rimedio. E ancora una volta Sacks mostra come ogni ferita attivi inaspettate strategie adattative, una impensabile capacità di conservare o ridisegnare ciò che viene esperito. Ma per il lettore la vera sorpresa consisterà nel vedere tali dinamiche confermate dall’esperienza personale dello stesso Sacks. Scrutandosi con freddezza clinica, ma senza il timore di rivelare le oscillazioni dei suoi stati d’animo, il neurologo-scienziato parla infatti sia della prosopagnosia di cui è affetto (l’incapacità di riconoscere i volti), sia dell’odissea legata a un melanoma maligno all’occhio destro, i cui sintomi si materializzano un sabato del dicembre 2005, al cinema, sotto forma di una macchia dai contorni iridescenti. Nel rivivere le fantasmagorie percettive scatenate dal tumore, Sacks prosegue così la sua esplorazione del versante creativo di ogni malattia, che in questo caso si manifesta nelle infinite modalità con cui ogni occhio e ogni mente inventano e reinventano l’inafferrabile vastità del mondo esterno.

More books from Adelphi

Cover of the book Il comunista by Oliver Sacks
Cover of the book Il rumore sottile della prosa by Oliver Sacks
Cover of the book Una storia semplice by Oliver Sacks
Cover of the book La maschera di Dimitrios by Oliver Sacks
Cover of the book Maigret prende un granchio by Oliver Sacks
Cover of the book The Adolescent by Oliver Sacks
Cover of the book Gli studenti di storia by Oliver Sacks
Cover of the book Guerre politiche by Oliver Sacks
Cover of the book Diario di Oaxaca by Oliver Sacks
Cover of the book Maigret e i testimoni recalcitranti by Oliver Sacks
Cover of the book Il borgomastro di Furnes by Oliver Sacks
Cover of the book A futura memoria by Oliver Sacks
Cover of the book Il mare colore del vino by Oliver Sacks
Cover of the book L’occhiale malinconico by Oliver Sacks
Cover of the book Epepe by Oliver Sacks
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy