«La società settentrionale ha perso il proprio carattere più esemplare, cioè l’essere il motore dello sviluppo del paese, capace non soltanto di additare un percorso di progresso, ma di convogliare lungo il cammino della crescita parti e componenti del resto d’Italia. Ora il più solido stereotipo del Nord – il pensare se stesso come area forte tra le aree forti d’Europa – semplicemente non esiste più, dissolto come le virtuose pratiche civili di cui si credeva un tempo depositario»
«La società settentrionale ha perso il proprio carattere più esemplare, cioè l’essere il motore dello sviluppo del paese, capace non soltanto di additare un percorso di progresso, ma di convogliare lungo il cammino della crescita parti e componenti del resto d’Italia. Ora il più solido stereotipo del Nord – il pensare se stesso come area forte tra le aree forti d’Europa – semplicemente non esiste più, dissolto come le virtuose pratiche civili di cui si credeva un tempo depositario»