Parigi. Nel parcheggio sotterraneo di una casa di cura, le fioche luci al neon illuminano il corpo orribilmente dilaniato di Marion Cantelau, un’infermiera. Intorno al cadavere fatto a pezzi, impronte di mani e piedi nudi. Sulle pareti, vergati con sangue misto a polvere d’ocra, disegni simili a graffiti preistorici. Jeanne Korowa, giovane giudice istruttore di Nanterre, non dovrebbe nemmeno trovarsi lì, vi è capitata per caso, solo per aiutare il suo amico e collega François Taine. Eppure la scena del delitto le è tristemente familiare e risveglia un dolore sconvolgente: la morte della sorella, uccisa nello stesso modo. E quella di molte altre donne, assassinate come lei. Un macabro rituale, perpetrato più e più volte nel corso degli anni. Per questo non può fare a meno di gettarsi a capofitto in un’indagine parallela. Un’indagine illegale e molto pericolosa, visto che il numero delle vittime continua a salire. Tutte donne, tutte collegate in qualche modo allo studio di uno psicoanalista, Antoine Féraud, e a un suo giovane e psicotico paziente. Jeanne è più che mai determinata a seguire fino in fondo questa pista, un sentiero accidentato di sangue e paura che la conduce fino in Nicaragua, Guatemala, nelle paludi argentine e infine a Campo Alegre, nella terrificante Foresta delle Anime. Un luogo dove i misteri di un’antica civiltà gettano un’ombra crudele e inquietante su tutti coloro che vi si avventurano. E quando Jeanne Korowa lo capisce, forse è ormai troppo tardi... Jean Christophe Grangé è l’autore di thriller più amato dai francesi. Tradotti in trenta lingue, i suoi romanzi sono i più attesi dell’anno e scalano immancabilmente tutte le classifiche. L’istinto del sangue, il nuovo bestseller che in soli due mesi ha esaurito le 300.000 copie della prima tiratura, ha immediatamente sedotto lettori e critica per la tensione che riesce a infondere nelle vene di tutti coloro che si immergono nell’oscura profondità delle sue atmosfere. Una storia che conduce fino alle motivazioni che rendono l’uomo l’unica specie in grado di uccidere per il piacere di farlo, fino alle origini del male assoluto.
Parigi. Nel parcheggio sotterraneo di una casa di cura, le fioche luci al neon illuminano il corpo orribilmente dilaniato di Marion Cantelau, un’infermiera. Intorno al cadavere fatto a pezzi, impronte di mani e piedi nudi. Sulle pareti, vergati con sangue misto a polvere d’ocra, disegni simili a graffiti preistorici. Jeanne Korowa, giovane giudice istruttore di Nanterre, non dovrebbe nemmeno trovarsi lì, vi è capitata per caso, solo per aiutare il suo amico e collega François Taine. Eppure la scena del delitto le è tristemente familiare e risveglia un dolore sconvolgente: la morte della sorella, uccisa nello stesso modo. E quella di molte altre donne, assassinate come lei. Un macabro rituale, perpetrato più e più volte nel corso degli anni. Per questo non può fare a meno di gettarsi a capofitto in un’indagine parallela. Un’indagine illegale e molto pericolosa, visto che il numero delle vittime continua a salire. Tutte donne, tutte collegate in qualche modo allo studio di uno psicoanalista, Antoine Féraud, e a un suo giovane e psicotico paziente. Jeanne è più che mai determinata a seguire fino in fondo questa pista, un sentiero accidentato di sangue e paura che la conduce fino in Nicaragua, Guatemala, nelle paludi argentine e infine a Campo Alegre, nella terrificante Foresta delle Anime. Un luogo dove i misteri di un’antica civiltà gettano un’ombra crudele e inquietante su tutti coloro che vi si avventurano. E quando Jeanne Korowa lo capisce, forse è ormai troppo tardi... Jean Christophe Grangé è l’autore di thriller più amato dai francesi. Tradotti in trenta lingue, i suoi romanzi sono i più attesi dell’anno e scalano immancabilmente tutte le classifiche. L’istinto del sangue, il nuovo bestseller che in soli due mesi ha esaurito le 300.000 copie della prima tiratura, ha immediatamente sedotto lettori e critica per la tensione che riesce a infondere nelle vene di tutti coloro che si immergono nell’oscura profondità delle sue atmosfere. Una storia che conduce fino alle motivazioni che rendono l’uomo l’unica specie in grado di uccidere per il piacere di farlo, fino alle origini del male assoluto.