Author: | Anna Maria Baratelli, Sandra Becucci, Antonietta Caccia, Ottavio Cavalcanti, Roberto Cecchi, Rosario Chimirri, Valeria Cottini Petrucci, Gabriella D'Agostino, Maria Camilla De Palma, Gaetano Forni, Quirino Galli, Gian Paolo Gri, Hans Griessmair, Piercarlo Grimaldi, Giovanni Kezich, Vito Lattanzi, Lello Mazzacane, Ferdinando Mirizzi, Alexandra Pan, Cristina Papa, Daniela Perco, Paolo Piquereddu, Anna Rita Severini, Elisabetta Silvestrini, Antonella Tamaro, Mario Turci, Sabrina Varrone, Marianne Vibaek Pasqualino | ISBN: | 9788849291759 |
Publisher: | Gangemi Editore | Publication: | February 3, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | Anna Maria Baratelli, Sandra Becucci, Antonietta Caccia, Ottavio Cavalcanti, Roberto Cecchi, Rosario Chimirri, Valeria Cottini Petrucci, Gabriella D'Agostino, Maria Camilla De Palma, Gaetano Forni, Quirino Galli, Gian Paolo Gri, Hans Griessmair, Piercarlo Grimaldi, Giovanni Kezich, Vito Lattanzi, Lello Mazzacane, Ferdinando Mirizzi, Alexandra Pan, Cristina Papa, Daniela Perco, Paolo Piquereddu, Anna Rita Severini, Elisabetta Silvestrini, Antonella Tamaro, Mario Turci, Sabrina Varrone, Marianne Vibaek Pasqualino |
ISBN: | 9788849291759 |
Publisher: | Gangemi Editore |
Publication: | February 3, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
Il volume, di cui questa è la terza edizione, è il risultato di un accurato monitoraggio sull'articolazione nel territorio e le analisi delle problematiche inerenti i musei Etnoantropologici. Il lavoro è stato eseguito da studiosi che in tutte le regioni italiane hanno individuato le varie tipologie dei musei, statali, regionali, provinciali, comunali e privati. La quantità, la ricchezza e l'eterogeneità dei dati raccolti testimonia l'importanza e l'interesse che tali musei hanno assunto negli ultimi anni. Lo studio antropologico che è alla base di questo lavoro mette in evidenza quanto il materiale raccolto rivesta un valore determinante in questo particolare momento storico in cui le testimonianze del passato sono essenziali per comprendere le dinamiche interculturali del presente e individuare le strategie più idonee per affrontare il futuro. "Il Patrimonio museale Antropologico", che ha avuto la sua prima edizione nel 2002 e la seconda nel 2004, è aggiornato fino a dicembre del 2007: il notevole aumento dei musei, rispetto alle precedenti edizioni, mette in luce quanto sia sempre più crescente in Italia l'interesse per i beni etnoantropologici e quanto essi siano importanti perché riguardano testimonianze irripetibili del nostro passato, delle nostre origini, delle nostre tradizioni. Il numero considerevole di musei riportati e descritti in questo volume, notevolmente aumentato rispetto al precedente, testimonia l'interesse non solo degli enti regionali e locali, ma anche quello di privati volenterosi e appassionati che hanno voluto raccogliere i materiali per renderli ampiamente fruibili dal più vasto pubblico possibile. La terza edizione di questo volume si è resa necessaria non solo perché le precedenti pubblicazioni sono state esaurite in breve tempo, ma anche perché si è ritenuto indispensabile un aggiornamento per quello che riguarda la situazione dei musei etnoantropologici. Musei che, dall'ultimo aggiornamento del 2004, hanno subìto una crescita ragguardevole, segno dell'interesse per questi beni che sono connotati da una peculiarità particolare rispetto ad altri: sono la testimonianza della vita, delle abitudini, dell'abilità, della fabrilità dei nostri più vicini antenati che ricopre un arco di tempo di circa 150 anni.
Il volume, di cui questa è la terza edizione, è il risultato di un accurato monitoraggio sull'articolazione nel territorio e le analisi delle problematiche inerenti i musei Etnoantropologici. Il lavoro è stato eseguito da studiosi che in tutte le regioni italiane hanno individuato le varie tipologie dei musei, statali, regionali, provinciali, comunali e privati. La quantità, la ricchezza e l'eterogeneità dei dati raccolti testimonia l'importanza e l'interesse che tali musei hanno assunto negli ultimi anni. Lo studio antropologico che è alla base di questo lavoro mette in evidenza quanto il materiale raccolto rivesta un valore determinante in questo particolare momento storico in cui le testimonianze del passato sono essenziali per comprendere le dinamiche interculturali del presente e individuare le strategie più idonee per affrontare il futuro. "Il Patrimonio museale Antropologico", che ha avuto la sua prima edizione nel 2002 e la seconda nel 2004, è aggiornato fino a dicembre del 2007: il notevole aumento dei musei, rispetto alle precedenti edizioni, mette in luce quanto sia sempre più crescente in Italia l'interesse per i beni etnoantropologici e quanto essi siano importanti perché riguardano testimonianze irripetibili del nostro passato, delle nostre origini, delle nostre tradizioni. Il numero considerevole di musei riportati e descritti in questo volume, notevolmente aumentato rispetto al precedente, testimonia l'interesse non solo degli enti regionali e locali, ma anche quello di privati volenterosi e appassionati che hanno voluto raccogliere i materiali per renderli ampiamente fruibili dal più vasto pubblico possibile. La terza edizione di questo volume si è resa necessaria non solo perché le precedenti pubblicazioni sono state esaurite in breve tempo, ma anche perché si è ritenuto indispensabile un aggiornamento per quello che riguarda la situazione dei musei etnoantropologici. Musei che, dall'ultimo aggiornamento del 2004, hanno subìto una crescita ragguardevole, segno dell'interesse per questi beni che sono connotati da una peculiarità particolare rispetto ad altri: sono la testimonianza della vita, delle abitudini, dell'abilità, della fabrilità dei nostri più vicini antenati che ricopre un arco di tempo di circa 150 anni.