Cavalieri erranti

Fortuna e declino degli scacchi in Calabria (XVI-XVIII secolo)

Nonfiction, Entertainment, Games, Chess, Board games
Cover of the book Cavalieri erranti by Giovanni Sole, Rubbettino Editore
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Author: Giovanni Sole ISBN: 9788849843361
Publisher: Rubbettino Editore Publication: October 31, 2014
Imprint: Rubbettino Editore Language: Italian
Author: Giovanni Sole
ISBN: 9788849843361
Publisher: Rubbettino Editore
Publication: October 31, 2014
Imprint: Rubbettino Editore
Language: Italian

Il gioco degli scacchi conquista nuovi territori non solo per le sue qualità intrinseche, ma anche perchè funzionale all'ideologia dei gruppi dominanti o emergenti. Dal XVI al XVIII secolo, la sua diffusione e legittimazione in aree periferiche come la Calabria è incoraggiata e gestita dalle grandi dinastie europee, in primo luogo da quella spagnola. Gli scacchi, metafora della società d'ancien regime, affermano le gerarchie esistenti, celebrano il potere assoluto del sovrano e l'arte della guerra, da sempre privilegio dei nobili. Gli scacchisti calabresi sono ritenuti tra i giocatori più temibili e sulle loro straordinarie imprese si raccontano aneddoti che li presentano come cavalieri erranti. Contesi e viziati dagli aristocratici, sono ricoperti di onori e ricchezze, ma la loro vita è difficile e avventurosa, la loro fortuna effimera e altalenante. Per primeggiare tra centinaia di bravi giocatori bisogna tenersi sempre in allenamento e avere nervi saldi poichè basta una sola sconfitta perchè la gioia tramonti. Alla fine sono uomini sviliti e infelici, degni di compassione poichè vivono una vita raminga, subiscono aggressioni e spesso muoiono soli e in miseria.

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Il gioco degli scacchi conquista nuovi territori non solo per le sue qualità intrinseche, ma anche perchè funzionale all'ideologia dei gruppi dominanti o emergenti. Dal XVI al XVIII secolo, la sua diffusione e legittimazione in aree periferiche come la Calabria è incoraggiata e gestita dalle grandi dinastie europee, in primo luogo da quella spagnola. Gli scacchi, metafora della società d'ancien regime, affermano le gerarchie esistenti, celebrano il potere assoluto del sovrano e l'arte della guerra, da sempre privilegio dei nobili. Gli scacchisti calabresi sono ritenuti tra i giocatori più temibili e sulle loro straordinarie imprese si raccontano aneddoti che li presentano come cavalieri erranti. Contesi e viziati dagli aristocratici, sono ricoperti di onori e ricchezze, ma la loro vita è difficile e avventurosa, la loro fortuna effimera e altalenante. Per primeggiare tra centinaia di bravi giocatori bisogna tenersi sempre in allenamento e avere nervi saldi poichè basta una sola sconfitta perchè la gioia tramonti. Alla fine sono uomini sviliti e infelici, degni di compassione poichè vivono una vita raminga, subiscono aggressioni e spesso muoiono soli e in miseria.

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