Abitare a Roma nel Seicento

I Chigi in Città

Nonfiction, Art & Architecture, Architecture, Public, Commercial, or Industrial Buildings, History
Cover of the book Abitare a Roma nel Seicento by Angela Marino, Gangemi Editore
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Angela Marino ISBN: 9788849248630
Publisher: Gangemi Editore Publication: October 1, 2017
Imprint: Gangemi Editore Language: Italian
Author: Angela Marino
ISBN: 9788849248630
Publisher: Gangemi Editore
Publication: October 1, 2017
Imprint: Gangemi Editore
Language: Italian

Cerimoniale, etichetta, rituali e comportamenti nell'uso della abitazione e della città segnano – come contributo di “modernità” – le radici funzionali dell'architettura. Ne individuiamo particolare affermazione e sviluppo in età barocca, a Roma, durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, che provenendo dalla ‘patria' senese, costruisce il suo rapporto con Roma, con spirito e metodo diversi dai pontefici di nobiltà e nascita romana che lo precedono, ma altrettanto grandi e generatori di un nuovo approccio. La dinamica fra edificio e città ci sembra che, nel ‘600, si comprenda usando alcune chiavi di interpretazione, attraverso le quali è possibile comporre una interazione e contaminazione fra ‘grande storia' e ‘piccole storie'. L'edificio, anche non monumentale, che noi vediamo come blocco ‘scatolare', magari con elementi plastici architettonici o decorativi in facciata, ma come oggetto in se racchiuso e compatto, nel barocco scioglie le giunture che lo serrano alle cerniere degli angoli, ed ogni facciata si distacca (sia dall'insieme dell'edificio che dalla corrispondenza con gli interni) per partecipare – dal punto di vista funzionale e figurativo – della strada o della piazza a cui appartiene. Il rapporto innovazione-modernità, maneggiato con cautela, discretamente sotteso alle linee di indagine, costituisce per me il filo conduttore di una lunga personale esperienza di ricerca. Parole sulla cui narrazione è opportuno chiarire definizione, confini e mettere paletti. È infatti un lavoro cangiante, che – al netto del rigore metodologico imparato dai miei maestri – muta colori, sfumature, possibilità, ti costringe a spostare l'ottica e il punto di vista sugli argomenti, a riconsiderare i giudizi. Il barocco ha posto le basi della comunicazione, ancora una volta in senso attuale; gli assetti figurativi (dalla configurazione degli spazi alle immagini) hanno sempre ‘comunicato' ovviamente. Ma il barocco si amplia: comunica ed ammaestra la scuola ed il teatro gesuitico, la predicazione, la festa, il banchetto. Il livello relazionale si allarga – in tutte le sue declinazioni, dalla Sala del palazzo, alla celebrazione religiosa, alla taverna – attraverso la codificazione del cerimoniale e dell'etichetta (ne restano tracce nell'attualità anche oggi), dove è possibile rintracciare le origini funzionali della architettura, ed in cui le componenti della società si dichiarano e si riconoscono; questo tema costituisce un ‘fuoco' centrale di questo volume. Si amplia ancora, coinvolge, oltre le architetture, le strade, la città, il modo di concepirle e viverle, di articolarne le funzioni nella finalità di quella visione il più possibile articolata e – a suo modo – ‘ordinata' che non contempla solo ‘splendori', bensì comprende regalità e miseria, virtù e peccato. Porre tutto questo sistema progettuale e ‘comportamentale' – etichetta, funzioni, abitudini, precedenze – in relazione con la mobilità e le relazioni fra i diversi livelli sociali – da rendere palesi attraverso segni, usi, gesti e percorsi –, ecco che può farci uscire dalla dimensione (pur necessaria) solo tipologica di architettura e città, e ricostruirci alcuni caratteri più peculiari e innovativi del barocco.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Cerimoniale, etichetta, rituali e comportamenti nell'uso della abitazione e della città segnano – come contributo di “modernità” – le radici funzionali dell'architettura. Ne individuiamo particolare affermazione e sviluppo in età barocca, a Roma, durante il pontificato di Alessandro VII Chigi, che provenendo dalla ‘patria' senese, costruisce il suo rapporto con Roma, con spirito e metodo diversi dai pontefici di nobiltà e nascita romana che lo precedono, ma altrettanto grandi e generatori di un nuovo approccio. La dinamica fra edificio e città ci sembra che, nel ‘600, si comprenda usando alcune chiavi di interpretazione, attraverso le quali è possibile comporre una interazione e contaminazione fra ‘grande storia' e ‘piccole storie'. L'edificio, anche non monumentale, che noi vediamo come blocco ‘scatolare', magari con elementi plastici architettonici o decorativi in facciata, ma come oggetto in se racchiuso e compatto, nel barocco scioglie le giunture che lo serrano alle cerniere degli angoli, ed ogni facciata si distacca (sia dall'insieme dell'edificio che dalla corrispondenza con gli interni) per partecipare – dal punto di vista funzionale e figurativo – della strada o della piazza a cui appartiene. Il rapporto innovazione-modernità, maneggiato con cautela, discretamente sotteso alle linee di indagine, costituisce per me il filo conduttore di una lunga personale esperienza di ricerca. Parole sulla cui narrazione è opportuno chiarire definizione, confini e mettere paletti. È infatti un lavoro cangiante, che – al netto del rigore metodologico imparato dai miei maestri – muta colori, sfumature, possibilità, ti costringe a spostare l'ottica e il punto di vista sugli argomenti, a riconsiderare i giudizi. Il barocco ha posto le basi della comunicazione, ancora una volta in senso attuale; gli assetti figurativi (dalla configurazione degli spazi alle immagini) hanno sempre ‘comunicato' ovviamente. Ma il barocco si amplia: comunica ed ammaestra la scuola ed il teatro gesuitico, la predicazione, la festa, il banchetto. Il livello relazionale si allarga – in tutte le sue declinazioni, dalla Sala del palazzo, alla celebrazione religiosa, alla taverna – attraverso la codificazione del cerimoniale e dell'etichetta (ne restano tracce nell'attualità anche oggi), dove è possibile rintracciare le origini funzionali della architettura, ed in cui le componenti della società si dichiarano e si riconoscono; questo tema costituisce un ‘fuoco' centrale di questo volume. Si amplia ancora, coinvolge, oltre le architetture, le strade, la città, il modo di concepirle e viverle, di articolarne le funzioni nella finalità di quella visione il più possibile articolata e – a suo modo – ‘ordinata' che non contempla solo ‘splendori', bensì comprende regalità e miseria, virtù e peccato. Porre tutto questo sistema progettuale e ‘comportamentale' – etichetta, funzioni, abitudini, precedenze – in relazione con la mobilità e le relazioni fra i diversi livelli sociali – da rendere palesi attraverso segni, usi, gesti e percorsi –, ecco che può farci uscire dalla dimensione (pur necessaria) solo tipologica di architettura e città, e ricostruirci alcuni caratteri più peculiari e innovativi del barocco.

More books from Gangemi Editore

Cover of the book Memoria Fidei by Angela Marino
Cover of the book Metropoli by Angela Marino
Cover of the book La villa di Vincenzo Giustiniani a Bassano Romano by Angela Marino
Cover of the book Libertà come utopia. Un percorso di ricerca delle dinamiche dominanti dell’agire sociale by Angela Marino
Cover of the book La rinascita dell’architettura Cham: un percorso di ricostruzione virtuale di architetture scomparse | The revival of Cham architecture: a path for the virtual reconstruction of lost architectures by Angela Marino
Cover of the book Il rapporto tra stato e società in Europa e la sua evoluzione negli anni della crisi globale by Angela Marino
Cover of the book Critica del presente e filosofia critica tra pragmatismo e teoria critica by Angela Marino
Cover of the book La discretizzazione della forma. Genesi e trasformazione: la geometria segreta dei reticoli spaziali delle volte gotiche | The discretisation of form. Genesis and transformation: the secret geometry of spatial tracery in Gothic vaults by Angela Marino
Cover of the book Oteiza, la scultura come disegno | Oteiza, sculpture as a drawing by Angela Marino
Cover of the book Metamorfosi dell’immagine urbana by Angela Marino
Cover of the book La Specola Vaticana by Angela Marino
Cover of the book La felicità secondo le stelle by Angela Marino
Cover of the book La questione democratica agli inizi del nuovo millennio by Angela Marino
Cover of the book Design e innovazione tecnologica by Angela Marino
Cover of the book La finta cupola del Duomo de L'Aquila by Angela Marino
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy