Author: | Irene Bignardi | ISBN: | 9788831734042 |
Publisher: | Marsilio | Publication: | October 17, 2012 |
Imprint: | Marsilio | Language: | Italian |
Author: | Irene Bignardi |
ISBN: | 9788831734042 |
Publisher: | Marsilio |
Publication: | October 17, 2012 |
Imprint: | Marsilio |
Language: | Italian |
Attraverso queste venti storie, raccontate senza fare critica né storia del cinema, Irene Bignardi ha costruito un itinerario veneziano molto personale vissuto tra calli e campi, chiese e palazzi, drammi e commedie. E fa rivivere, con una scrittura lieve e sapiente, l’allegria kitsch di Cappello a cilindro, ovverossia Venezia vista da Hollywood, e le atmosfere risorgimentali di Senso; la nobile scenografia dell’Othello di Welles e le faticate vicende de Il mercante di Venezia; i brividi di A Venezia un dicembre rosso shocking e il sentimentalismo di Tempo d’estate; la ribelle giovinezza veneziana inventata dal primo Tinto Brass con Chi lavora è perduto e il rigore politico de Il terrorista di De Bosio; la decadenza della città raccontata da Visconti con Morte a Venezia e i film veneziani ispirati a Henry James; un’inedita esplorazione della città lagunare firmata da Susan Sontag in Unguided Tour e il recente Dieci inverni, che restituisce l’immagine della Venezia studentesca, quella dei giovani, quella squattrinata, lontana dai palazzi. Film, tutti, raccontati con amore e curiosità nelle loro vicende produttive (quasi sempre), letterarie (quando è il caso), personali (spesso). Sempre cercando, nei film, dietro il film, il fattore umano.
Attraverso queste venti storie, raccontate senza fare critica né storia del cinema, Irene Bignardi ha costruito un itinerario veneziano molto personale vissuto tra calli e campi, chiese e palazzi, drammi e commedie. E fa rivivere, con una scrittura lieve e sapiente, l’allegria kitsch di Cappello a cilindro, ovverossia Venezia vista da Hollywood, e le atmosfere risorgimentali di Senso; la nobile scenografia dell’Othello di Welles e le faticate vicende de Il mercante di Venezia; i brividi di A Venezia un dicembre rosso shocking e il sentimentalismo di Tempo d’estate; la ribelle giovinezza veneziana inventata dal primo Tinto Brass con Chi lavora è perduto e il rigore politico de Il terrorista di De Bosio; la decadenza della città raccontata da Visconti con Morte a Venezia e i film veneziani ispirati a Henry James; un’inedita esplorazione della città lagunare firmata da Susan Sontag in Unguided Tour e il recente Dieci inverni, che restituisce l’immagine della Venezia studentesca, quella dei giovani, quella squattrinata, lontana dai palazzi. Film, tutti, raccontati con amore e curiosità nelle loro vicende produttive (quasi sempre), letterarie (quando è il caso), personali (spesso). Sempre cercando, nei film, dietro il film, il fattore umano.