Author: | Juan J. Linz, Alessandro Campi | ISBN: | 9788849840964 |
Publisher: | Rubbettino Editore | Publication: | February 3, 2014 |
Imprint: | Rubbettino Editore | Language: | Italian |
Author: | Juan J. Linz, Alessandro Campi |
ISBN: | 9788849840964 |
Publisher: | Rubbettino Editore |
Publication: | February 3, 2014 |
Imprint: | Rubbettino Editore |
Language: | Italian |
Cosa distingue un “sistema totalitario” da un “regime autoritario”? E quali sono gli elementi che rendono il totalitarismo e l’autoritarismo modelli di organizzazione politica peculiari e specifici, con proprie caratteristiche interne e con autonomi meccanismi di funzionamento? Quali e quanti sono stati, nel corso del Novecento, i sistemi politici classificabili come “non democratici”? E quale è stata la loro diffusione nelle diverse aree del mondo? È a queste domande – al centro da decenni della riflessione scientifica – che cerca di rispondere questo saggio, considerato sin dalla sua uscita nel 1975 un classico della scienza politica contemporanea. Sulla base di un vasto materiale empirico, ricorrendo alla comparazione storica e a un rigoroso sforzo di concettualizzazione, Linz sviluppa una articolata classificazione dei regimi “non competitivi”, distinguendo tra una varietà di tipologie (dal totalitarismo all’autoritarismo, dal sultanismo al post-totalitarismo) e numerosi sottotipi (dai sistemi totalitari ideologici alle democrazie razziali, dai regimi autoritari di mobilitazione ai sistemi totalitari di partito). Quello che risulta è un quadro della storia politica del Novecento per molti versi innovativo, dal quale emergono con chiarezza le molteplici sfide e i differenti rischi che le democrazie hanno dovuto affrontare e superare prima di affermarsi e consolidarsi su una scala sempre più vasta. Ma la partita, avverte Linz, non è affatto conclusa. Totalitarismo e autoritarismo possono costituire, ancora oggi, una minaccia potenziale, soprattutto per quei sistemi democratico-competitivi alle prese con la crisi economica e con gravi problemi di funzionalità e legittimità. Questo libro, scritto con il rigore dello scienziato e animato da una grande passione per la libertà, ci aiuta a conoscere meglio i “nemici della democrazia”.
Cosa distingue un “sistema totalitario” da un “regime autoritario”? E quali sono gli elementi che rendono il totalitarismo e l’autoritarismo modelli di organizzazione politica peculiari e specifici, con proprie caratteristiche interne e con autonomi meccanismi di funzionamento? Quali e quanti sono stati, nel corso del Novecento, i sistemi politici classificabili come “non democratici”? E quale è stata la loro diffusione nelle diverse aree del mondo? È a queste domande – al centro da decenni della riflessione scientifica – che cerca di rispondere questo saggio, considerato sin dalla sua uscita nel 1975 un classico della scienza politica contemporanea. Sulla base di un vasto materiale empirico, ricorrendo alla comparazione storica e a un rigoroso sforzo di concettualizzazione, Linz sviluppa una articolata classificazione dei regimi “non competitivi”, distinguendo tra una varietà di tipologie (dal totalitarismo all’autoritarismo, dal sultanismo al post-totalitarismo) e numerosi sottotipi (dai sistemi totalitari ideologici alle democrazie razziali, dai regimi autoritari di mobilitazione ai sistemi totalitari di partito). Quello che risulta è un quadro della storia politica del Novecento per molti versi innovativo, dal quale emergono con chiarezza le molteplici sfide e i differenti rischi che le democrazie hanno dovuto affrontare e superare prima di affermarsi e consolidarsi su una scala sempre più vasta. Ma la partita, avverte Linz, non è affatto conclusa. Totalitarismo e autoritarismo possono costituire, ancora oggi, una minaccia potenziale, soprattutto per quei sistemi democratico-competitivi alle prese con la crisi economica e con gravi problemi di funzionalità e legittimità. Questo libro, scritto con il rigore dello scienziato e animato da una grande passione per la libertà, ci aiuta a conoscere meglio i “nemici della democrazia”.