Author: | Marco Cristini | ISBN: | 9788868151454 |
Publisher: | Meligrana Giuseppe Editore | Publication: | July 31, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Marco Cristini |
ISBN: | 9788868151454 |
Publisher: | Meligrana Giuseppe Editore |
Publication: | July 31, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Spesso si sente dire che la storia non si fa con i se e con i ma. La storia no, ma la letteratura sì. Che cosa sarebbe accaduto se i persiani avessero sconfitto i greci a Salamina? Cosa se la congiura contro Cesare fosse fallita? Cosa se Lutero fosse morto durante il suo viaggio a Roma? Cosa se il 28 giugno 1914 la pistola di Gavrilo Princip si fosse inceppata? Basta un piccolo evento, il volo di una farfalla, e la storia cambia corso. Le venti brevi ucronie che costituiscono i Rerum Uchronicarum fragmenta indagano altrettante storie alternative, partendo da vicende realmente accadute e seguendo le vite di personaggi più e meno famosi. Attraverso guerre, amori e scene di vita quotidiana il lettore guarda la storia da una prospettiva diversa, cogliendo venti schegge di universi che, per un guizzo della sorte, non sono mai esistiti. Da queste ucronie emerge che il nostro, forse, non è il miglior mondo possibile, come diceva Leibniz, ma nemmeno il peggiore.
Spesso si sente dire che la storia non si fa con i se e con i ma. La storia no, ma la letteratura sì. Che cosa sarebbe accaduto se i persiani avessero sconfitto i greci a Salamina? Cosa se la congiura contro Cesare fosse fallita? Cosa se Lutero fosse morto durante il suo viaggio a Roma? Cosa se il 28 giugno 1914 la pistola di Gavrilo Princip si fosse inceppata? Basta un piccolo evento, il volo di una farfalla, e la storia cambia corso. Le venti brevi ucronie che costituiscono i Rerum Uchronicarum fragmenta indagano altrettante storie alternative, partendo da vicende realmente accadute e seguendo le vite di personaggi più e meno famosi. Attraverso guerre, amori e scene di vita quotidiana il lettore guarda la storia da una prospettiva diversa, cogliendo venti schegge di universi che, per un guizzo della sorte, non sono mai esistiti. Da queste ucronie emerge che il nostro, forse, non è il miglior mondo possibile, come diceva Leibniz, ma nemmeno il peggiore.