Author: | Augusto Illuminati | ISBN: | 9788867720880 |
Publisher: | IPOC Italian Path of Culture | Publication: | March 11, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Augusto Illuminati |
ISBN: | 9788867720880 |
Publisher: | IPOC Italian Path of Culture |
Publication: | March 11, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Caratteristico delle ideologie etiche post-universalistiche è l’abbandono della costrizione destinale al lavoro e la tendenziale corrispondenza alle nuove modalità di attività lavorativa fluida e irregolare, ciò che conferisce particolare rilievo alle tonalità emotive dell’opportunismo e della malinconia. Scritto nel 1989. Vale ancora? Crediamo di sì, anzi constatiamo che le strategie neoliberiste, che nel frattempo hanno trionfato, abbiano catturato e messo all’opera produttivamente quelle forme di soggettività che si sono delineate nello sfaldamento dell’etica del lavoro. Le tonalità emotive post-fordiste sono diventate passioni tristi di massa, incanalando la rabbia degli espropriati e sorreggendo il consumo, per quanto lo consente la crisi tuttora indomata. Tuttavia solo su questo terreno va avanti la storia e perfino il mutamento possibile. La radicalità impolitica che attraversa i nuovi movimenti da fine secolo a oggi e la solitudine di massa che ne infiltra ogni spezzone sono indici di resistenza al neoliberismo – resistenza di cui è ancora oscura la densità e possibilità di successo. Vediamo le trappole in cui i dispersi soggetti sono presi e il loro dibattersi intermittente, avvertiamo limiti e contraddizioni della macchina governamentale che presiede al loro controllo, stiamo ancora narrando la svolta senza uno scenario risolutivo.
Caratteristico delle ideologie etiche post-universalistiche è l’abbandono della costrizione destinale al lavoro e la tendenziale corrispondenza alle nuove modalità di attività lavorativa fluida e irregolare, ciò che conferisce particolare rilievo alle tonalità emotive dell’opportunismo e della malinconia. Scritto nel 1989. Vale ancora? Crediamo di sì, anzi constatiamo che le strategie neoliberiste, che nel frattempo hanno trionfato, abbiano catturato e messo all’opera produttivamente quelle forme di soggettività che si sono delineate nello sfaldamento dell’etica del lavoro. Le tonalità emotive post-fordiste sono diventate passioni tristi di massa, incanalando la rabbia degli espropriati e sorreggendo il consumo, per quanto lo consente la crisi tuttora indomata. Tuttavia solo su questo terreno va avanti la storia e perfino il mutamento possibile. La radicalità impolitica che attraversa i nuovi movimenti da fine secolo a oggi e la solitudine di massa che ne infiltra ogni spezzone sono indici di resistenza al neoliberismo – resistenza di cui è ancora oscura la densità e possibilità di successo. Vediamo le trappole in cui i dispersi soggetti sono presi e il loro dibattersi intermittente, avvertiamo limiti e contraddizioni della macchina governamentale che presiede al loro controllo, stiamo ancora narrando la svolta senza uno scenario risolutivo.