Author: | Grazia Deledda | ISBN: | 9788866610113 |
Publisher: | Scrivere | Publication: | June 1, 2011 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Grazia Deledda |
ISBN: | 9788866610113 |
Publisher: | Scrivere |
Publication: | June 1, 2011 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
"L'incendio nell'oliveto" racconta la storia della famiglia Marini, composta da individui differenti e isolati, ognuno nella propria individualità, che trovano unità nel mito dell'umanità. I personaggi, l'anziana nonna matriarca, il figlio celibe, i due nipoti, la matrigna, la serva Mikedda e il vicino Taneddu, si muovono agitati da un vento interiore che nasce dalle contrapposte correnti dei loro stessi animi. Il ricco matrimonio fra la giovane nipote dell'anziana Agostina e il giovane e ricco Stefano Mura sembra sfuggire per un attimo alla vecchia donna che tramite quel matrimonio spera di risollevare le sorti della famiglia. Infatti gli sguardi di passione fra Stefano e la matrigna Nina non passano inosservati allo sguardo attento di zio Juanniccu. Tuttavia, dopo l'incendio dell'unico podere rimasto ai Marini, l'ordine sociale desiderato dalla vecchia patriarca andrà faticosamente a ricomporsi. Una storia come sempre familiare nella quale le tipologie umane si ribellano alla standardizzazione letteraria per ricongiungersi infine con il loro stesso profilo.
Maria Grazia Cosima Deledda è nata a Nuoro, penultima di sei figli, in una famiglia benestante, il 27 settembre 1871. E’ stata la seconda donna a vincere il Premio Nobel per la letteratura, nel 1926. Morirà a Roma, all'età di 64 anni, il 15 agosto 1936.
La narrativa della Deledda si basa su forti vicende d'amore, di dolore e di morte sulle quali aleggia il senso del peccato, della colpa, e la coscienza di una inevitabile fatalità. È stata ipotizzata una somiglianza con il verismo di Giovanni Verga ma, a volte, anche con il decadentismo di Gabriele D'Annunzio, oltre alla scrittura di Lev Nikolaevic Tolstoj e di Honoré de Balzac di cui tra l'altro la Deledda tradusse in italiano l'Eugenia Grandet. Tuttavia la Deledda esprime una scrittura personale che affonda le sue radici nella conoscenza della cultura e della tradizione sarda, in particolare della Barbagia.
"L'incendio nell'oliveto" racconta la storia della famiglia Marini, composta da individui differenti e isolati, ognuno nella propria individualità, che trovano unità nel mito dell'umanità. I personaggi, l'anziana nonna matriarca, il figlio celibe, i due nipoti, la matrigna, la serva Mikedda e il vicino Taneddu, si muovono agitati da un vento interiore che nasce dalle contrapposte correnti dei loro stessi animi. Il ricco matrimonio fra la giovane nipote dell'anziana Agostina e il giovane e ricco Stefano Mura sembra sfuggire per un attimo alla vecchia donna che tramite quel matrimonio spera di risollevare le sorti della famiglia. Infatti gli sguardi di passione fra Stefano e la matrigna Nina non passano inosservati allo sguardo attento di zio Juanniccu. Tuttavia, dopo l'incendio dell'unico podere rimasto ai Marini, l'ordine sociale desiderato dalla vecchia patriarca andrà faticosamente a ricomporsi. Una storia come sempre familiare nella quale le tipologie umane si ribellano alla standardizzazione letteraria per ricongiungersi infine con il loro stesso profilo.
Maria Grazia Cosima Deledda è nata a Nuoro, penultima di sei figli, in una famiglia benestante, il 27 settembre 1871. E’ stata la seconda donna a vincere il Premio Nobel per la letteratura, nel 1926. Morirà a Roma, all'età di 64 anni, il 15 agosto 1936.
La narrativa della Deledda si basa su forti vicende d'amore, di dolore e di morte sulle quali aleggia il senso del peccato, della colpa, e la coscienza di una inevitabile fatalità. È stata ipotizzata una somiglianza con il verismo di Giovanni Verga ma, a volte, anche con il decadentismo di Gabriele D'Annunzio, oltre alla scrittura di Lev Nikolaevic Tolstoj e di Honoré de Balzac di cui tra l'altro la Deledda tradusse in italiano l'Eugenia Grandet. Tuttavia la Deledda esprime una scrittura personale che affonda le sue radici nella conoscenza della cultura e della tradizione sarda, in particolare della Barbagia.