Author: | AA. VV. | ISBN: | 9788849248272 |
Publisher: | Gangemi Editore | Publication: | September 7, 2017 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | AA. VV. |
ISBN: | 9788849248272 |
Publisher: | Gangemi Editore |
Publication: | September 7, 2017 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
La chiusura del ciclo di programmazione 2007-2013 – luglio 2017 Il volume offre una panoramica di quanto programmato ed ammesso a finanziamento con il Programma Operativo Interregionale (POIn) “Attrattori culturali, naturali e turismo” 2007- 2013 e con il Piano di Azione Coesione (PAC) “Valorizzazione delle aree di attrazione culturale”. Il principale obiettivo del POIn è stata la valorizzazione degli attrattori culturali e naturalistici delle Regioni Obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) con l'intento di rinnovare la competitività dei territori e innescare un meccanismo virtuoso utile alla rinascita del Mezzogiorno. Il presente contributo intende offrire una puntuale informazione sulle finalità perseguite con il POIn e con il PAC, che hanno visto il MiBACT-Segretariato Generale coinvolto anche in qualità di Organismo Intermedio, a seguito di delega conferita dall'Autorità di gestione. La sfida che ci si è posta era quella di riprogrammare in modo efficiente ed efficacia il Programma interregionale, che presentava significativi ritardi e criticità. L'impegno assunto non era affatto semplice, i soggetti attivi erano molteplici e le aspettative notevoli, sia in termini di risultati intermedi che di risultati finali. Si può dire che la sfida è stata vinta facendo leva su tre fattori principali: una governance forte e determinata, un partenariato con le regioni leale e collaborativo, una strategia di integrazione con il Piano di Azione Coesione (PAC). A seguito della fase oggettivamente faticosa di riprogrammazione del POIn, compiuta con l'obiettivo di migliorare l'efficacia e l'efficienza del Programma e recuperare i ritardi accumulati, si è avuta l'adesione al PAC, in cui è confluito un nutrito gruppo di interventi semplificando, uniformandola, la stessa governance del Programma al fine di pervenire ad una azione tempestiva nella risoluzione di ogni eventuale criticità che si sarebbe potuta presentare agendo sull'uno o sull'altro programma. È possibile pertanto cogliere la strategia attuata tramite un'azione sinergica tra il POIn e il PAC che, congiuntamente, hanno costituito una piattaforma attuativa tramite la quale sono state fronteggiate situazioni anche complesse come il “Grande Progetto Pompei”, inserito nell'asse I del POIn. Entrambi i Programmi hanno felicemente concluso gli interventi finanziati, contribuendo al rafforzamento fisico dell'infrastruttura culturale primaria del Mezzogiorno mediante interventi di tutele e conservazione, integrati strettamente con gli interventi di valorizzazione al fine del miglioramento delle condizioni di offerta e di fruizione del patrimonio culturale delle aree interessate, e di conseguenza all'aumento del numero dei visitatori e all'incremento degli impatti positivi sull'economia dei territori.
La chiusura del ciclo di programmazione 2007-2013 – luglio 2017 Il volume offre una panoramica di quanto programmato ed ammesso a finanziamento con il Programma Operativo Interregionale (POIn) “Attrattori culturali, naturali e turismo” 2007- 2013 e con il Piano di Azione Coesione (PAC) “Valorizzazione delle aree di attrazione culturale”. Il principale obiettivo del POIn è stata la valorizzazione degli attrattori culturali e naturalistici delle Regioni Obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) con l'intento di rinnovare la competitività dei territori e innescare un meccanismo virtuoso utile alla rinascita del Mezzogiorno. Il presente contributo intende offrire una puntuale informazione sulle finalità perseguite con il POIn e con il PAC, che hanno visto il MiBACT-Segretariato Generale coinvolto anche in qualità di Organismo Intermedio, a seguito di delega conferita dall'Autorità di gestione. La sfida che ci si è posta era quella di riprogrammare in modo efficiente ed efficacia il Programma interregionale, che presentava significativi ritardi e criticità. L'impegno assunto non era affatto semplice, i soggetti attivi erano molteplici e le aspettative notevoli, sia in termini di risultati intermedi che di risultati finali. Si può dire che la sfida è stata vinta facendo leva su tre fattori principali: una governance forte e determinata, un partenariato con le regioni leale e collaborativo, una strategia di integrazione con il Piano di Azione Coesione (PAC). A seguito della fase oggettivamente faticosa di riprogrammazione del POIn, compiuta con l'obiettivo di migliorare l'efficacia e l'efficienza del Programma e recuperare i ritardi accumulati, si è avuta l'adesione al PAC, in cui è confluito un nutrito gruppo di interventi semplificando, uniformandola, la stessa governance del Programma al fine di pervenire ad una azione tempestiva nella risoluzione di ogni eventuale criticità che si sarebbe potuta presentare agendo sull'uno o sull'altro programma. È possibile pertanto cogliere la strategia attuata tramite un'azione sinergica tra il POIn e il PAC che, congiuntamente, hanno costituito una piattaforma attuativa tramite la quale sono state fronteggiate situazioni anche complesse come il “Grande Progetto Pompei”, inserito nell'asse I del POIn. Entrambi i Programmi hanno felicemente concluso gli interventi finanziati, contribuendo al rafforzamento fisico dell'infrastruttura culturale primaria del Mezzogiorno mediante interventi di tutele e conservazione, integrati strettamente con gli interventi di valorizzazione al fine del miglioramento delle condizioni di offerta e di fruizione del patrimonio culturale delle aree interessate, e di conseguenza all'aumento del numero dei visitatori e all'incremento degli impatti positivi sull'economia dei territori.