Author: | Carlo Susara | ISBN: | 9788897982913 |
Publisher: | Digital Index | Publication: | December 22, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Carlo Susara |
ISBN: | 9788897982913 |
Publisher: | Digital Index |
Publication: | December 22, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Bruno, l'amico mio di-vino di Volterra, mi rimanda via e-mail per l'ennesima volta l'invito-esortazione affinché io scriva 'due righe' a mo' di presentazione per questo delizioso 'libricino' di poesie di Carlo Susara...e io sprofondo nella malinconia di me stesso: ma come, ancora non gliele ho scritte queste benedette 'du' righe' di presentazione? La memoria mi fa giocare a rimpiattino con i miei doveri. Questi si nascondono, chi dietro un angolo, chi dietro un albero, chi acquattato dietro un cespuglio di more...nere...sugose...ribes...lamponi. Annuso: si alzano dalla terra effluvi che sanno di fruttato e che mi tirano per il naso. E mi ritrovo in piedi. Davanti a me si estendono i vigneti di tante zone geografiche quante ne può contenere il cuore. Ed ogni 'affaccio' simile a questo, che ora si fa panorama davanti a me, mi torna adesso in mente; tutti quelli - e sono parecchie centinaia - che i miei occhi hanno visto nel tempo passato in Toscana. La pace mi invade subitanea. Mi vedo al ralenty, non so perché, sotto la nevicata bianca di un ciliegio in fiore. Sembro un po' scemo, ma è pura beatitudine quella che adesso mi sciacquetta dentro gli occhi facendomi apparire fortemente vago. Quanto ho bevuto? Tanto! Boh. Però era vino buono. E in mezzo a due filari diritti come longarine impreziositi dalla presenza di due sentinelle che son cespugli in rosa, vedo la faccia aperta, franca, simpatica di Bruno che adesso ha un bel sorriso come la bocca a luna dello Stregatto di Alice. "Alla fine ce l'hai fatta a scrive' du' bischerate per i' libricino..."
Bruno, l'amico mio di-vino di Volterra, mi rimanda via e-mail per l'ennesima volta l'invito-esortazione affinché io scriva 'due righe' a mo' di presentazione per questo delizioso 'libricino' di poesie di Carlo Susara...e io sprofondo nella malinconia di me stesso: ma come, ancora non gliele ho scritte queste benedette 'du' righe' di presentazione? La memoria mi fa giocare a rimpiattino con i miei doveri. Questi si nascondono, chi dietro un angolo, chi dietro un albero, chi acquattato dietro un cespuglio di more...nere...sugose...ribes...lamponi. Annuso: si alzano dalla terra effluvi che sanno di fruttato e che mi tirano per il naso. E mi ritrovo in piedi. Davanti a me si estendono i vigneti di tante zone geografiche quante ne può contenere il cuore. Ed ogni 'affaccio' simile a questo, che ora si fa panorama davanti a me, mi torna adesso in mente; tutti quelli - e sono parecchie centinaia - che i miei occhi hanno visto nel tempo passato in Toscana. La pace mi invade subitanea. Mi vedo al ralenty, non so perché, sotto la nevicata bianca di un ciliegio in fiore. Sembro un po' scemo, ma è pura beatitudine quella che adesso mi sciacquetta dentro gli occhi facendomi apparire fortemente vago. Quanto ho bevuto? Tanto! Boh. Però era vino buono. E in mezzo a due filari diritti come longarine impreziositi dalla presenza di due sentinelle che son cespugli in rosa, vedo la faccia aperta, franca, simpatica di Bruno che adesso ha un bel sorriso come la bocca a luna dello Stregatto di Alice. "Alla fine ce l'hai fatta a scrive' du' bischerate per i' libricino..."