Author: | Giulio De Mitri | ISBN: | 9788849260724 |
Publisher: | Gangemi Editore | Publication: | November 4, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | Giulio De Mitri |
ISBN: | 9788849260724 |
Publisher: | Gangemi Editore |
Publication: | November 4, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
l Premio Campigna 2016, evento di respiro nazionale e anche internazionale, nel corso degli anni è stato curato da autorevoli storici e critici d’arte (Marco Valsecchi, Mario De Micheli, Luigi Carluccio, Francesco Arcangeli, Enrico Crispolti, Renato Barilli, Claudio Spadoni, Fabio Cavallucci, Adriano Baccilieri, ecc.) e nelle diverse edizioni ha invitato e premiato artisti del calibro di Giulio Turcato, Ennio Morlotti, Alberto Sughi, Sergio Vacchi, Giovanni Cappelli, Concetto Pozzati, Giosetta Fioroni, Mattia Moreni, Umberto Mariani, Hidetoshi Nagasawa, Anne e Patrick Poirier, Giuseppe Maraniello, Piero Manai. Quest’anno, la 57ª edizione si rinnova nella forma e nei contenuti, assegnando questa edizione del Premio all’artista che, nella cosiddetta civiltà post-moderna, o meglio nell’era della globalizzazione, delle nanotecnologie e della rete, rifugge dalle regole del mercato e dagli imperativi di moda, perseguendo una strategia che premia il rigore, la chiarezza e una rinnovata esigenza spirituale. Su questi fondamentali presupposti il Premio 2016 viene assegnato a Giulio De Mitri, artista innovativo e sperimentale, la cui ricerca poetica e filosofica al tempo stesso, sancisce un percorso coerente e rigoroso, impegnato da anni tra identità, tecnologia sofisticata e mistica liricità, ma fedele al proprio tempo e alla propria storia. Il premio consiste nella realizzazione di tre speciali eventi così articolati: progetto e realizzazione di una opera pubblica site-specific da installare nel Parco di Sculture all’aperto già sede di una importante collezione, ormai storica, di imponenti sculture di maestri dell’arte contemporanea (da Staccioli a Carrino); mostra personale nella Galleria Civica di Arte Contemporanea “Vero Stoppioni” di Santa Sofia; direzione di una residenza dedicata alla creatività giovanile. I due progetti espositivi sono curati dal Direttore scientifico, critico e storico dell’arte Renato Barilli. Un percorso all’insegna della cultura e dell’arte contemporanea che caratterizzerà questa 57ª edizione del premio. Un momento di fattiva fertilità e di “luce ancestrale” grazie alle opere luminose dell’artista che abilmente manipola gli elementi della natura e gli strumenti sofisticati della tecnica, seguendo – come scrive Renato Barilli – un “percorso rovesciato rispetto a quello mitico compiuto da Prometeo. Egli aveva rubato una fiammella all’Olimpo degli dei, trascinandola sulla Terra, e dunque abbassandola, degradandola. De Mitri invece è partito dal profondo del mare, ma traendone ugualmente un guizzo, una carica di energia, che poi ha portato fuori, all’aria, all’aperto, avviandolo a un processo di consolidamento. E dunque anche in questo caso siamo in presenza di una sfida agli Dei, quasi come dare di nuovo una scalata all’Olimpo, e dunque commettendo un gesto di grande orgoglio, ispirato alla sicurezza che ci dà al giorno d’oggi il pieno possesso della tecnologia”. The Campigna Award is an important event both nationally and internationally. Over the past years, it has been curated by authoritative historians such as Marco Valsecchi, Mario De Micheli, Luigi Carluccio, Francesco Arcangeli, Enrico Crispolti, Renato Barilli, Claudio Spadoni, Fabio Cavallucci, Adriano Baccilleri, and others. The different editions have hosted artists like Giulio Turcato, Ennio Morlotti, Alberto Sughi, Sergio Vacchi, Giovanni Cappelli, Concetto Pozzati, Giosetta Fioroni, Mattia Moreni, Umberto Mariani, Hidetoshi Nagasawa, Anne and Patrick Poirier, Giuseppe Marianiello, Piero Manai. This year, for its 57th edition it offers a new image of itself and deals with different issues. In the light of these changes, the 2016 Prize has been awarded to Giulio De Mitri. In the so-called post-modern civilization, or better at the time of globalization, nanotechnologies and the net, this artist shuns from market rules and fashion’s dictates to follow a path that values rigour, clarity and a renewed spiritual need. Giulio De Mitri is an i
l Premio Campigna 2016, evento di respiro nazionale e anche internazionale, nel corso degli anni è stato curato da autorevoli storici e critici d’arte (Marco Valsecchi, Mario De Micheli, Luigi Carluccio, Francesco Arcangeli, Enrico Crispolti, Renato Barilli, Claudio Spadoni, Fabio Cavallucci, Adriano Baccilieri, ecc.) e nelle diverse edizioni ha invitato e premiato artisti del calibro di Giulio Turcato, Ennio Morlotti, Alberto Sughi, Sergio Vacchi, Giovanni Cappelli, Concetto Pozzati, Giosetta Fioroni, Mattia Moreni, Umberto Mariani, Hidetoshi Nagasawa, Anne e Patrick Poirier, Giuseppe Maraniello, Piero Manai. Quest’anno, la 57ª edizione si rinnova nella forma e nei contenuti, assegnando questa edizione del Premio all’artista che, nella cosiddetta civiltà post-moderna, o meglio nell’era della globalizzazione, delle nanotecnologie e della rete, rifugge dalle regole del mercato e dagli imperativi di moda, perseguendo una strategia che premia il rigore, la chiarezza e una rinnovata esigenza spirituale. Su questi fondamentali presupposti il Premio 2016 viene assegnato a Giulio De Mitri, artista innovativo e sperimentale, la cui ricerca poetica e filosofica al tempo stesso, sancisce un percorso coerente e rigoroso, impegnato da anni tra identità, tecnologia sofisticata e mistica liricità, ma fedele al proprio tempo e alla propria storia. Il premio consiste nella realizzazione di tre speciali eventi così articolati: progetto e realizzazione di una opera pubblica site-specific da installare nel Parco di Sculture all’aperto già sede di una importante collezione, ormai storica, di imponenti sculture di maestri dell’arte contemporanea (da Staccioli a Carrino); mostra personale nella Galleria Civica di Arte Contemporanea “Vero Stoppioni” di Santa Sofia; direzione di una residenza dedicata alla creatività giovanile. I due progetti espositivi sono curati dal Direttore scientifico, critico e storico dell’arte Renato Barilli. Un percorso all’insegna della cultura e dell’arte contemporanea che caratterizzerà questa 57ª edizione del premio. Un momento di fattiva fertilità e di “luce ancestrale” grazie alle opere luminose dell’artista che abilmente manipola gli elementi della natura e gli strumenti sofisticati della tecnica, seguendo – come scrive Renato Barilli – un “percorso rovesciato rispetto a quello mitico compiuto da Prometeo. Egli aveva rubato una fiammella all’Olimpo degli dei, trascinandola sulla Terra, e dunque abbassandola, degradandola. De Mitri invece è partito dal profondo del mare, ma traendone ugualmente un guizzo, una carica di energia, che poi ha portato fuori, all’aria, all’aperto, avviandolo a un processo di consolidamento. E dunque anche in questo caso siamo in presenza di una sfida agli Dei, quasi come dare di nuovo una scalata all’Olimpo, e dunque commettendo un gesto di grande orgoglio, ispirato alla sicurezza che ci dà al giorno d’oggi il pieno possesso della tecnologia”. The Campigna Award is an important event both nationally and internationally. Over the past years, it has been curated by authoritative historians such as Marco Valsecchi, Mario De Micheli, Luigi Carluccio, Francesco Arcangeli, Enrico Crispolti, Renato Barilli, Claudio Spadoni, Fabio Cavallucci, Adriano Baccilleri, and others. The different editions have hosted artists like Giulio Turcato, Ennio Morlotti, Alberto Sughi, Sergio Vacchi, Giovanni Cappelli, Concetto Pozzati, Giosetta Fioroni, Mattia Moreni, Umberto Mariani, Hidetoshi Nagasawa, Anne and Patrick Poirier, Giuseppe Marianiello, Piero Manai. This year, for its 57th edition it offers a new image of itself and deals with different issues. In the light of these changes, the 2016 Prize has been awarded to Giulio De Mitri. In the so-called post-modern civilization, or better at the time of globalization, nanotechnologies and the net, this artist shuns from market rules and fashion’s dictates to follow a path that values rigour, clarity and a renewed spiritual need. Giulio De Mitri is an i