Author: | Bianca Montale | ISBN: | 9788858101339 |
Publisher: | Editori Laterza | Publication: | May 18, 2012 |
Imprint: | Editori Laterza | Language: | Italian |
Author: | Bianca Montale |
ISBN: | 9788858101339 |
Publisher: | Editori Laterza |
Publication: | May 18, 2012 |
Imprint: | Editori Laterza |
Language: | Italian |
Linsurrezione di Genova del marzo-aprile 1849 è lepilogo di una fase di entusiasmi, di speranze e di delusioni. Il rapporto tra quella che è stata per secoli una repubblica indipendente e la dinastia sabauda è stato, a partire dal 1815, non facile. Con la forzata annessione a un regno di Sardegna tradizionalmente nemico, in una situazione economica difficile, ladeguamento alle rigide regole di uno Stato assoluto è lento e non privo di riserve. Anche quando con le prime riforme civili il clima è sensibilmente mutato, Genova è rimasta città irrequieta, allavanguardia nel chiedere più ampia libertà, e motivo di continue preoccupazioni per il governo di Torino. I genovesi mal sopportano lessere piemontesi, ma aspirano, con orizzonti più vasti, ad essere italiani: per questo, a partire dal 1846 e più nel 1848, ritrovano simpatie e convergenza con Torino in vista della guerra allAustria. Ma con il fallimento - per taluni tradimento dei moti, esasperazione e protesta prendono il sopravvento fino allesplosione rivoluzionaria del 1849 e alla durissima repressione: un trauma che lascia, nel decennio successivo, una traccia profonda. Soltanto lavvio del processo unitario contribuisce a mutare sensibilmente lopinione pubblica genovese.
Linsurrezione di Genova del marzo-aprile 1849 è lepilogo di una fase di entusiasmi, di speranze e di delusioni. Il rapporto tra quella che è stata per secoli una repubblica indipendente e la dinastia sabauda è stato, a partire dal 1815, non facile. Con la forzata annessione a un regno di Sardegna tradizionalmente nemico, in una situazione economica difficile, ladeguamento alle rigide regole di uno Stato assoluto è lento e non privo di riserve. Anche quando con le prime riforme civili il clima è sensibilmente mutato, Genova è rimasta città irrequieta, allavanguardia nel chiedere più ampia libertà, e motivo di continue preoccupazioni per il governo di Torino. I genovesi mal sopportano lessere piemontesi, ma aspirano, con orizzonti più vasti, ad essere italiani: per questo, a partire dal 1846 e più nel 1848, ritrovano simpatie e convergenza con Torino in vista della guerra allAustria. Ma con il fallimento - per taluni tradimento dei moti, esasperazione e protesta prendono il sopravvento fino allesplosione rivoluzionaria del 1849 e alla durissima repressione: un trauma che lascia, nel decennio successivo, una traccia profonda. Soltanto lavvio del processo unitario contribuisce a mutare sensibilmente lopinione pubblica genovese.