Author: | Hilary Mantel | ISBN: | 9788864114057 |
Publisher: | Fazi Editore | Publication: | March 15, 2011 |
Imprint: | Fazi Editore | Language: | Italian |
Author: | Hilary Mantel |
ISBN: | 9788864114057 |
Publisher: | Fazi Editore |
Publication: | March 15, 2011 |
Imprint: | Fazi Editore |
Language: | Italian |
Il ritratto dell’Inghilterra dei Tudor, una decodifica, ironica e precisa, della corte inglese, un affresco storico che ha premiato la sua autrice con il Man Booker Prize 2009.
Selezionato tra i migliori libri dell’anno dal “Sunday Telegraph”, dall’“Economist”, dal “Times Literary Supplement”, dal “New Yorker” e dal “Washington Post”, tra i migliori libri della decade nella classifica stilata dal “Guardian”, Wolf Hall, finalista al Costa 2009 e all’Orange Prize 2010 è stato per 5 mesi nella bestseller list del “New York Times” e ha venduto in Inghilterra più di mezzo milione di copie.
L’Inghilterra all’inizio del 1500 è in un vicolo cieco, a un passo dal disastro. Se il re morisse senza un erede maschio, il Paese sarebbe condannato a una guerra civile. Enrico VIII vorrebbe annullare il suo matrimonio e sposare Anna Bolena, ma il Papa e la maggioranza dei regnanti d’Europa si oppongono. Sarà Thomas Cromwell ad occuparsi di questa impasse: figlio di un fabbro di Putney, uomo capace di redigere un contratto come di addestrare un falco, disegnare una mappa e sedare una rissa, arredare una casa così come di corrompere una giuria. Architetto machiavellico del regno di Enrico VIII e artefice dei destini della dinastia dei Tudor, il protagonista del pluripremiato romanzo di Hilary Mantel emerge in tutta la sua contraddittoria umanità: nonostante le sue umili origini, quest’uomo venuto dal nulla, dedito ai mestieri più disparati – mercenario in Francia, banchiere a Firenze, commerciante di tessuti ad Anversa – in virtù delle sole doti intellettuali sarà in grado di rompere le rigide regole della società inglese e rialzarsi da una drammatica situazione personale, e di lui si servirà il re per ottenere il divorzio da Caterina d’Aragona e unirsi ad Anna Bolena, dando così un nuovo corso alla storia della chiesa d’Inghilterra.
“Wolf Hall è il capolavoro di Hilary Mantel. Un libro profondamente umano, uno specchio oscuro appeso davanti al nostro mondo, scritto da una delle più coraggiose e brillanti scrittrici del nostro tempo”.
The Observer
“Wolf Hall ha una mole epica, ma la trama è lirica. Le sue oltre 800 pagine si sfogliano veloci, come in volo”.
The New York Times Book Review
“Forte di una scrittura lirica, pulita e serrata, costruito con assoluta maestria, un’aura di mistero e passaggi estremamente divertenti, Wolf Hall non conosce pari nella narrativa inglese”.
The Guardian
“Una meravigliosa e intelligente riscrittura di un racconto familiare a partire da una prospettiva inusuale, che fa sì che il dramma che si svolse cinquecento anni fa appaia nuovo, e ancora sconvolgente”.
Sunday Times
“Hilary Mantel va sempre in cerca di colori, di pienezza, di musica. Ha letto Shakespeare appassionatamente. E nella sua scrittura si ascoltano i toni del primo James Joyce”.
The New Yorker
“L’abilità di Hilary Mantel nell’estrapolare scene vivide da fonti storiche e restituirgli vita attraverso la sua scrittura è eccezionale”.
London Review of Books
“Indiscutibilmente eccezionale.. una scrittura che si legge compulsivamente. Non c’è parola sprecata e ogni frase è significativa: il seducente immaginario punge e illumina allo stesso tempo, la struttura intricata non perde un colpo nell’effetto drammatico. Cattolici e Protestanti sono allo stesso modo causa di una politica che si paralizza, generano odio, bruciano, torturano e sventrano uomini. Tutto questo in nome di Dio”.
Times Literary Supplement
Il ritratto dell’Inghilterra dei Tudor, una decodifica, ironica e precisa, della corte inglese, un affresco storico che ha premiato la sua autrice con il Man Booker Prize 2009.
Selezionato tra i migliori libri dell’anno dal “Sunday Telegraph”, dall’“Economist”, dal “Times Literary Supplement”, dal “New Yorker” e dal “Washington Post”, tra i migliori libri della decade nella classifica stilata dal “Guardian”, Wolf Hall, finalista al Costa 2009 e all’Orange Prize 2010 è stato per 5 mesi nella bestseller list del “New York Times” e ha venduto in Inghilterra più di mezzo milione di copie.
L’Inghilterra all’inizio del 1500 è in un vicolo cieco, a un passo dal disastro. Se il re morisse senza un erede maschio, il Paese sarebbe condannato a una guerra civile. Enrico VIII vorrebbe annullare il suo matrimonio e sposare Anna Bolena, ma il Papa e la maggioranza dei regnanti d’Europa si oppongono. Sarà Thomas Cromwell ad occuparsi di questa impasse: figlio di un fabbro di Putney, uomo capace di redigere un contratto come di addestrare un falco, disegnare una mappa e sedare una rissa, arredare una casa così come di corrompere una giuria. Architetto machiavellico del regno di Enrico VIII e artefice dei destini della dinastia dei Tudor, il protagonista del pluripremiato romanzo di Hilary Mantel emerge in tutta la sua contraddittoria umanità: nonostante le sue umili origini, quest’uomo venuto dal nulla, dedito ai mestieri più disparati – mercenario in Francia, banchiere a Firenze, commerciante di tessuti ad Anversa – in virtù delle sole doti intellettuali sarà in grado di rompere le rigide regole della società inglese e rialzarsi da una drammatica situazione personale, e di lui si servirà il re per ottenere il divorzio da Caterina d’Aragona e unirsi ad Anna Bolena, dando così un nuovo corso alla storia della chiesa d’Inghilterra.
“Wolf Hall è il capolavoro di Hilary Mantel. Un libro profondamente umano, uno specchio oscuro appeso davanti al nostro mondo, scritto da una delle più coraggiose e brillanti scrittrici del nostro tempo”.
The Observer
“Wolf Hall ha una mole epica, ma la trama è lirica. Le sue oltre 800 pagine si sfogliano veloci, come in volo”.
The New York Times Book Review
“Forte di una scrittura lirica, pulita e serrata, costruito con assoluta maestria, un’aura di mistero e passaggi estremamente divertenti, Wolf Hall non conosce pari nella narrativa inglese”.
The Guardian
“Una meravigliosa e intelligente riscrittura di un racconto familiare a partire da una prospettiva inusuale, che fa sì che il dramma che si svolse cinquecento anni fa appaia nuovo, e ancora sconvolgente”.
Sunday Times
“Hilary Mantel va sempre in cerca di colori, di pienezza, di musica. Ha letto Shakespeare appassionatamente. E nella sua scrittura si ascoltano i toni del primo James Joyce”.
The New Yorker
“L’abilità di Hilary Mantel nell’estrapolare scene vivide da fonti storiche e restituirgli vita attraverso la sua scrittura è eccezionale”.
London Review of Books
“Indiscutibilmente eccezionale.. una scrittura che si legge compulsivamente. Non c’è parola sprecata e ogni frase è significativa: il seducente immaginario punge e illumina allo stesso tempo, la struttura intricata non perde un colpo nell’effetto drammatico. Cattolici e Protestanti sono allo stesso modo causa di una politica che si paralizza, generano odio, bruciano, torturano e sventrano uomini. Tutto questo in nome di Dio”.
Times Literary Supplement