Author: | Antonio Tedesco | ISBN: | 9788869342059 |
Publisher: | Bibliotheka Edizioni | Publication: | December 20, 2016 |
Imprint: | Bibliotheka Edizioni | Language: | Italian |
Author: | Antonio Tedesco |
ISBN: | 9788869342059 |
Publisher: | Bibliotheka Edizioni |
Publication: | December 20, 2016 |
Imprint: | Bibliotheka Edizioni |
Language: | Italian |
Vittoria Nenni e una bambina che con i suoi occhi innocenti e costretta a subire la violenza becera e crudele del nazifascismo. Una violenza che l'accompagna in tutta la sua breve vita, che sembra quasi cristallizzata nei suoi vividi occhi innocenti; occhi che rappresentano un fil rouge che, come l'ordito di un prezioso merletto, sapientemente tessono le pagine e le vite dei componenti della famiglia di un grande socialista come Pietro Nenni. Un socialista che, fuggendo insieme a tanti altri compagni dalle violenze di un fascismo sempre piu brutale, arriva esule a Parigi con sei lire in tasca, lontano dalla propria famiglia. Un uomo, Pietro Nenni, cosi legato ai propri cari, che possiamo dire passo tutta la sua vita ad inseguire due sogni: tenere sempre unita la famiglia e realizzare la giustizia sociale per i lavoratori. Vittoria con la sua famiglia vive in una Parigi che, ieri come oggi, rap- presenta un faro per coloro che della difesa della liberta fanno lo scopo principale della loro vita; una citta che, ieri come oggi, paga a caro prezzo questo suo schierarsi sempre dalla parte della giustizia sociale e degli oppressi. Vittoria, che da bambina sbarazzina e gioiosa si trasforma in donna della resistenza, sacrifica comodita e benessere inseguendo gli ideali di liberta e uguaglianza ereditati dal padre; rifiuta eroicamente l'opportunita di salvarsi dalla prigionia nazista scegliendo di condividere in tutto e per tutto la sorte delle sue compagne nel famigerato campo di Auschwitz. Scelta tragica ma presa con convinzione. "Dite a mio padre che ho avuto coraggio fino all'ultimo e che non rimpiango nulla". In questo struggente messaggio affidato in punto di morte all'amica Charlotte c'e tutta la grandezza di Viva. Quella grandezza che ci riporta alla memoria Bertold Brecht: "Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi". Fin quanto ne avremo bisogno, dobbiamo sperare che ci sia sempre un'eroina dello spessore di Vittoria Nenni.
Vittoria Nenni e una bambina che con i suoi occhi innocenti e costretta a subire la violenza becera e crudele del nazifascismo. Una violenza che l'accompagna in tutta la sua breve vita, che sembra quasi cristallizzata nei suoi vividi occhi innocenti; occhi che rappresentano un fil rouge che, come l'ordito di un prezioso merletto, sapientemente tessono le pagine e le vite dei componenti della famiglia di un grande socialista come Pietro Nenni. Un socialista che, fuggendo insieme a tanti altri compagni dalle violenze di un fascismo sempre piu brutale, arriva esule a Parigi con sei lire in tasca, lontano dalla propria famiglia. Un uomo, Pietro Nenni, cosi legato ai propri cari, che possiamo dire passo tutta la sua vita ad inseguire due sogni: tenere sempre unita la famiglia e realizzare la giustizia sociale per i lavoratori. Vittoria con la sua famiglia vive in una Parigi che, ieri come oggi, rap- presenta un faro per coloro che della difesa della liberta fanno lo scopo principale della loro vita; una citta che, ieri come oggi, paga a caro prezzo questo suo schierarsi sempre dalla parte della giustizia sociale e degli oppressi. Vittoria, che da bambina sbarazzina e gioiosa si trasforma in donna della resistenza, sacrifica comodita e benessere inseguendo gli ideali di liberta e uguaglianza ereditati dal padre; rifiuta eroicamente l'opportunita di salvarsi dalla prigionia nazista scegliendo di condividere in tutto e per tutto la sorte delle sue compagne nel famigerato campo di Auschwitz. Scelta tragica ma presa con convinzione. "Dite a mio padre che ho avuto coraggio fino all'ultimo e che non rimpiango nulla". In questo struggente messaggio affidato in punto di morte all'amica Charlotte c'e tutta la grandezza di Viva. Quella grandezza che ci riporta alla memoria Bertold Brecht: "Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi". Fin quanto ne avremo bisogno, dobbiamo sperare che ci sia sempre un'eroina dello spessore di Vittoria Nenni.