Umberto Galimberti Ezio Mauro Fondata sulla corruzione

Nonfiction, Religion & Spirituality, Philosophy, Good & Evil, Social & Cultural Studies, Social Science
Cover of the book Umberto Galimberti Ezio Mauro Fondata sulla corruzione by Vincenzo Altieri, Vincenzo Altieri
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Vincenzo Altieri ISBN: 9788827557860
Publisher: Vincenzo Altieri Publication: January 25, 2018
Imprint: Language: Italian
Author: Vincenzo Altieri
ISBN: 9788827557860
Publisher: Vincenzo Altieri
Publication: January 25, 2018
Imprint:
Language: Italian

La fiera dei sepolcri imbiancati. Non si è forse udito per anni l’ex timoniere della cosiddetta “macchina della conoscenza” Ezio Mauro strillare che “il giornale ha il comandamento delle notizie”? Eppure, sull’attività plagiatoria della “grande firma” Galimberti, l’ex dir. di Repubblica, notorio paladino della libertà d’informazione, non si è mai degnato di darne notizia ai lettori, benché già a maggio 2006 Galimberti abbia subito una “condanna per plagio”, proprio in merito a un articolo pubblicato su Repubblica, che dal 1995 il filosofo ladroneha usato come un’oliata “macchina della frode”, pubblicando articoli frutto di plagi, e col consenso del dir. Ezio Mauro, ri-usati poi per fabbricare libri-frode, come per es.: I vizi capitali e i nuovi vizi, Le cose dell’amore, L’ospite inquietante, ecc. Eppure, a fronte della “Legge bavaglio”, non fu forse il dir. Mauro uno dei più pugnaci avversari, proclamando: “Ci lascino la libertà di informare i cittadini, altrimenti ce la conquisteremo”? [La Repubblica 24.05.2010], e però, lo stesso dir. Mauro non si fece scrupolo alcuno di “mettere il bavaglio” alla notizia che Galimberti è un ladrone e impostore, fregandosene che “la corruzione nell’ambito morale equivale a depravazione, immoralità, azioni contrarie al dovere” [C. Galli La Repubblica 27.02.2011], e disprezzando quindi deliberatamente il “suo dovere” d’informare i cittadini sull’attività fraudolenta della “grande firma” della Repubblica delle idee. E fu ancora il Mauro a predicare che il suo sarebbe un “giornalismo che aiuta a decifrare la realtà” [La Repubblica 19.09. 2008], benché ad aprile 2008, cioè quando Galimberti fu accusato di plagio, non scrisse una riga sulle ruberie della “grande firma”. E pure G. D’Avanzo, che per C. Galli sarebbe “un esempio di critica di ciò che ancora serve e servirà all’Italia: il coraggio di smascherare la menzogna e la passione per la realtà e per la verità” [La Repubblica 02.03.2012], non scrisse una riga sul ladrone, mentre col prof. Antonio Villani il D’Avanzo fu impietoso, definendolo: “un copione, un mago del plagio” [La Repubblica 28.09.1993]. E pure lo spiritoso Merlo, che non mancò di riportare che il prof. Villani “salì in cattedra con l’inganno. Smascherato poco tempo fa per un saggio, ora è accusato di aver costruito l’intera carriera sul plagio” [F. Merlo Corriere della Sera 13.06.1993], traslocato a La Repubblica, non scrisse una riga sul ladrone Galimberti, che salì in cattedra con la frode. E passato il timone de La Repubblica da Mauro a Calabresi, l’impostore Galimberti è tuttavia rimasto al suo posto, seguitando a farneticare che “l’unica vera riforma utile alla scuola sarebbe l’abolizione del ruolo, perché quando un professore non sa motivare gli studenti, non sa comunicare e tanto meno affascinare non si può lasciarlo in cattedra per anni e anni, con l’unico risultato di demotivare gli studenti e renderli estranei a quel potenziale educativo che è la cultura” [D 23.12.2017].
Dunque, il ladrone Galimberti seguita da Repubblica a insultare gli insegnanti, lui che in cattedra ci montò con la frode, costruendo “l’intera carriera sul plagio”.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

La fiera dei sepolcri imbiancati. Non si è forse udito per anni l’ex timoniere della cosiddetta “macchina della conoscenza” Ezio Mauro strillare che “il giornale ha il comandamento delle notizie”? Eppure, sull’attività plagiatoria della “grande firma” Galimberti, l’ex dir. di Repubblica, notorio paladino della libertà d’informazione, non si è mai degnato di darne notizia ai lettori, benché già a maggio 2006 Galimberti abbia subito una “condanna per plagio”, proprio in merito a un articolo pubblicato su Repubblica, che dal 1995 il filosofo ladroneha usato come un’oliata “macchina della frode”, pubblicando articoli frutto di plagi, e col consenso del dir. Ezio Mauro, ri-usati poi per fabbricare libri-frode, come per es.: I vizi capitali e i nuovi vizi, Le cose dell’amore, L’ospite inquietante, ecc. Eppure, a fronte della “Legge bavaglio”, non fu forse il dir. Mauro uno dei più pugnaci avversari, proclamando: “Ci lascino la libertà di informare i cittadini, altrimenti ce la conquisteremo”? [La Repubblica 24.05.2010], e però, lo stesso dir. Mauro non si fece scrupolo alcuno di “mettere il bavaglio” alla notizia che Galimberti è un ladrone e impostore, fregandosene che “la corruzione nell’ambito morale equivale a depravazione, immoralità, azioni contrarie al dovere” [C. Galli La Repubblica 27.02.2011], e disprezzando quindi deliberatamente il “suo dovere” d’informare i cittadini sull’attività fraudolenta della “grande firma” della Repubblica delle idee. E fu ancora il Mauro a predicare che il suo sarebbe un “giornalismo che aiuta a decifrare la realtà” [La Repubblica 19.09. 2008], benché ad aprile 2008, cioè quando Galimberti fu accusato di plagio, non scrisse una riga sulle ruberie della “grande firma”. E pure G. D’Avanzo, che per C. Galli sarebbe “un esempio di critica di ciò che ancora serve e servirà all’Italia: il coraggio di smascherare la menzogna e la passione per la realtà e per la verità” [La Repubblica 02.03.2012], non scrisse una riga sul ladrone, mentre col prof. Antonio Villani il D’Avanzo fu impietoso, definendolo: “un copione, un mago del plagio” [La Repubblica 28.09.1993]. E pure lo spiritoso Merlo, che non mancò di riportare che il prof. Villani “salì in cattedra con l’inganno. Smascherato poco tempo fa per un saggio, ora è accusato di aver costruito l’intera carriera sul plagio” [F. Merlo Corriere della Sera 13.06.1993], traslocato a La Repubblica, non scrisse una riga sul ladrone Galimberti, che salì in cattedra con la frode. E passato il timone de La Repubblica da Mauro a Calabresi, l’impostore Galimberti è tuttavia rimasto al suo posto, seguitando a farneticare che “l’unica vera riforma utile alla scuola sarebbe l’abolizione del ruolo, perché quando un professore non sa motivare gli studenti, non sa comunicare e tanto meno affascinare non si può lasciarlo in cattedra per anni e anni, con l’unico risultato di demotivare gli studenti e renderli estranei a quel potenziale educativo che è la cultura” [D 23.12.2017].
Dunque, il ladrone Galimberti seguita da Repubblica a insultare gli insegnanti, lui che in cattedra ci montò con la frode, costruendo “l’intera carriera sul plagio”.

More books from Social Science

Cover of the book LGBT People and the UK Cultural Sector by Vincenzo Altieri
Cover of the book Feminism and Empire by Vincenzo Altieri
Cover of the book The Effectiveness and Remuneration of the Board of Directors. A Critical Analysis of the Corporate Governance Codes in the UK and Germany by Vincenzo Altieri
Cover of the book Early American Writing by Vincenzo Altieri
Cover of the book Building an Opportunity Society by Vincenzo Altieri
Cover of the book The Awe-Inspiring Beauty of Tom Cruise's Shattered, Troll-like Face by Vincenzo Altieri
Cover of the book Stratification and Power by Vincenzo Altieri
Cover of the book The Shari'a and Islamic Criminal Justice in Time of War and Peace by Vincenzo Altieri
Cover of the book Digital War Reporting by Vincenzo Altieri
Cover of the book Between Capital and Land by Vincenzo Altieri
Cover of the book African American Slavery and Disability by Vincenzo Altieri
Cover of the book Fisherman's Blues by Vincenzo Altieri
Cover of the book Reluctant Partners by Vincenzo Altieri
Cover of the book Pacific America by Vincenzo Altieri
Cover of the book Menschenrechte und Menschenpflichten by Vincenzo Altieri
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy