Author: | Vanessa Marini | ISBN: | 9788893753579 |
Publisher: | Kimerik | Publication: | September 6, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Vanessa Marini |
ISBN: | 9788893753579 |
Publisher: | Kimerik |
Publication: | September 6, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Sarah, rimasta orfana di femminicidio all’età di 11 anni, ripercorre da adulta la storia della sua famiglia, composta da padre egiziano e madre italiana. Il racconto ci mostrerà la sua sofferenza di bambina nell’osservare la madre maltrattata e nel subire la discriminazione, in quanto femmina, rispetto al fratello Kamil. Vivremo, poi, la sua enorme difficoltà a elaborare il lutto e andare avanti, in un mondo giovanile spesso crudele che la stigmatizza, facendone nuovamente una vittima. Finché l’amore la convincerà che nessuno al mondo si
salva da solo e che vale comunque la pena di vivere.
Lo scopo che questo libro si prefigge è quello di tentare di avvicinare la tragedia delle vittime di violenza assistita, e insieme, di gettare uno sguardo disincantato nelle case delle coppie in cui l’uomo è di religione islamica, premettendo che portare l’attenzione sulle violenze inflitte alle donne per motivi religiosi non ha niente a che fare con il razzismo o con l’islamofobia, ma costituisce solo la denuncia di una delle molte facce della violenza di genere.
Sarah, rimasta orfana di femminicidio all’età di 11 anni, ripercorre da adulta la storia della sua famiglia, composta da padre egiziano e madre italiana. Il racconto ci mostrerà la sua sofferenza di bambina nell’osservare la madre maltrattata e nel subire la discriminazione, in quanto femmina, rispetto al fratello Kamil. Vivremo, poi, la sua enorme difficoltà a elaborare il lutto e andare avanti, in un mondo giovanile spesso crudele che la stigmatizza, facendone nuovamente una vittima. Finché l’amore la convincerà che nessuno al mondo si
salva da solo e che vale comunque la pena di vivere.
Lo scopo che questo libro si prefigge è quello di tentare di avvicinare la tragedia delle vittime di violenza assistita, e insieme, di gettare uno sguardo disincantato nelle case delle coppie in cui l’uomo è di religione islamica, premettendo che portare l’attenzione sulle violenze inflitte alle donne per motivi religiosi non ha niente a che fare con il razzismo o con l’islamofobia, ma costituisce solo la denuncia di una delle molte facce della violenza di genere.