Author: | Vittorio Schiraldi | ISBN: | 9788863691160 |
Publisher: | Vittorio Schiraldi | Publication: | January 12, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Vittorio Schiraldi |
ISBN: | 9788863691160 |
Publisher: | Vittorio Schiraldi |
Publication: | January 12, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
L’esperienza vissuta di un amore, intenso e tragico nella sua singolarità: una giostra di incontri, di strazianti solitudini, di clamorose impotenze sentimentali, di crudeli autoconfessioni. L’anonimo protagonista maschile, un giornalista, rifugiatosi in una casa di campagna per una sua nevrotica incapacità di vivere in città, viene prima messo in allarme poi sconvolto dall’intrusione di una donna, Roberta, che invade tutto il suo spazio fisico e mentale.
Creatura prepotentemente moderna, di una femminilità esuberante ed estroversa, Roberta è un grumo di contraddizioni, giovane, carico di una impetuosa eroticità. Attraverso l’esperienza di una fisicità donata , e le lunghe confessioni, il protagonista riscopre se stesso, e la sua fissità nevrotica si frantuma in una serie di sensazioni, ricordi e riflessi psicologici. Tutta la concretezza del vivere, rifiutata con la fuga dalla città e la conseguente stagnazione della campagna, ora si ricompone, si amalgama in un modo nuovo nella sua persona. Nell’intenzione di restituire a Roberta una coscienza di sé, di liberarla dall’angoscia, egli sfrutta la donna nel possesso fisico e spirituale, a poco a poco ne annulla la vitalità e la generosità. Ancora una volta il destino di Roberta si ripete: per tutta la vita si è donata agli altri e gli altri l'hanno sempre derubata nei sentimenti e nella sua istintiva femminilità. Separata da un marito che non l'ha mai compresa e sempre disprezzata, convivente con un uomo che non la vuole sposare ma che lei non ama, innamorata amante invece dell'anonimo protagonista che la usa come cavia per un ultimo esperimento d’amore, la sua educazione sentimentale si concluderà nel tragico addio finale.
La figura di Roberta, simbolo e sintesi delle angosce sentimentali, delle ricorrenti nevrosi, quasi biologiche ormai, nella donna d’oggi, viene delineata dall’Autore con una precisione e una ricchezza analitica che hanno pochi riscontri nella narrativa italiana odierna. Lo stile agglutinato, folto di immagini e riflessioni sulla donna moderna, fanno di questo romanzo un’opera avvincente e di notevole interesse.
L’esperienza vissuta di un amore, intenso e tragico nella sua singolarità: una giostra di incontri, di strazianti solitudini, di clamorose impotenze sentimentali, di crudeli autoconfessioni. L’anonimo protagonista maschile, un giornalista, rifugiatosi in una casa di campagna per una sua nevrotica incapacità di vivere in città, viene prima messo in allarme poi sconvolto dall’intrusione di una donna, Roberta, che invade tutto il suo spazio fisico e mentale.
Creatura prepotentemente moderna, di una femminilità esuberante ed estroversa, Roberta è un grumo di contraddizioni, giovane, carico di una impetuosa eroticità. Attraverso l’esperienza di una fisicità donata , e le lunghe confessioni, il protagonista riscopre se stesso, e la sua fissità nevrotica si frantuma in una serie di sensazioni, ricordi e riflessi psicologici. Tutta la concretezza del vivere, rifiutata con la fuga dalla città e la conseguente stagnazione della campagna, ora si ricompone, si amalgama in un modo nuovo nella sua persona. Nell’intenzione di restituire a Roberta una coscienza di sé, di liberarla dall’angoscia, egli sfrutta la donna nel possesso fisico e spirituale, a poco a poco ne annulla la vitalità e la generosità. Ancora una volta il destino di Roberta si ripete: per tutta la vita si è donata agli altri e gli altri l'hanno sempre derubata nei sentimenti e nella sua istintiva femminilità. Separata da un marito che non l'ha mai compresa e sempre disprezzata, convivente con un uomo che non la vuole sposare ma che lei non ama, innamorata amante invece dell'anonimo protagonista che la usa come cavia per un ultimo esperimento d’amore, la sua educazione sentimentale si concluderà nel tragico addio finale.
La figura di Roberta, simbolo e sintesi delle angosce sentimentali, delle ricorrenti nevrosi, quasi biologiche ormai, nella donna d’oggi, viene delineata dall’Autore con una precisione e una ricchezza analitica che hanno pochi riscontri nella narrativa italiana odierna. Lo stile agglutinato, folto di immagini e riflessioni sulla donna moderna, fanno di questo romanzo un’opera avvincente e di notevole interesse.