Author: | Francesco Di Lorenzo | ISBN: | 9788897911463 |
Publisher: | LIBRINMENTE | Publication: | January 25, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Francesco Di Lorenzo |
ISBN: | 9788897911463 |
Publisher: | LIBRINMENTE |
Publication: | January 25, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Nelle storie di questi racconti ci sono in alcuni brandelli (o brani), vari tentativi di uscire allo scoperto per dire qualcosa. Dei minimi sforzi di essere sporchi quando va di moda la levigatezza. Un certo sperimentare quando questa pratica non si pratica più, quando si tirano i remi in barca e si parla del più e del meno del ‘tempo presente’, anche quando non si sa bene cosa sia il tempo presente.
Tutto qua? più o meno.
Da noi, in campo letterario, finito il modernismo o il tempo chiamato convenzionalmente ‘moderno’, ognuno ha continuato a fare quello che voleva. E giustamente.
In pratica abbiamo vissuto un rompete le righe come esperienza ‘metafisica’, per il fatto che le righe non c’erano mai state. (Da noi gli autonomi e gli individualisti non sono mai mancati, menomale).
Così, sempre da noi, ci si è cimentati in una condizione postmoderna molto particolare, essenzialmente un ritorno all’ordine che stonava perché oltre ad una imprecisata volontà di trasgredire, di vere e proprie trasgressioni se ne erano viste poche. Quindi si è trattato di un ritorno all’ordine dove già c’era ordine, che ha confuso di più le acque. In tutto questo, vari tentativi di battere sentieri poco esplorati sono stati fatti. Non si sa, però, con quali risultati.
In uno qualsiasi di questi tentativi si inserisce la raccolta di racconti ‘Romanzetto di famiglia’ con l’intento ultimo di cercare di raggiungere la realtà partendo da altro - da punti distanti - e non disdegnando affatto l’ironia.
Nelle storie di questi racconti ci sono in alcuni brandelli (o brani), vari tentativi di uscire allo scoperto per dire qualcosa. Dei minimi sforzi di essere sporchi quando va di moda la levigatezza. Un certo sperimentare quando questa pratica non si pratica più, quando si tirano i remi in barca e si parla del più e del meno del ‘tempo presente’, anche quando non si sa bene cosa sia il tempo presente.
Tutto qua? più o meno.
Da noi, in campo letterario, finito il modernismo o il tempo chiamato convenzionalmente ‘moderno’, ognuno ha continuato a fare quello che voleva. E giustamente.
In pratica abbiamo vissuto un rompete le righe come esperienza ‘metafisica’, per il fatto che le righe non c’erano mai state. (Da noi gli autonomi e gli individualisti non sono mai mancati, menomale).
Così, sempre da noi, ci si è cimentati in una condizione postmoderna molto particolare, essenzialmente un ritorno all’ordine che stonava perché oltre ad una imprecisata volontà di trasgredire, di vere e proprie trasgressioni se ne erano viste poche. Quindi si è trattato di un ritorno all’ordine dove già c’era ordine, che ha confuso di più le acque. In tutto questo, vari tentativi di battere sentieri poco esplorati sono stati fatti. Non si sa, però, con quali risultati.
In uno qualsiasi di questi tentativi si inserisce la raccolta di racconti ‘Romanzetto di famiglia’ con l’intento ultimo di cercare di raggiungere la realtà partendo da altro - da punti distanti - e non disdegnando affatto l’ironia.