Author: | Domenico Vecchioni | ISBN: | 9788879806077 |
Publisher: | Greco & Greco Editori | Publication: | July 25, 2012 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Domenico Vecchioni |
ISBN: | 9788879806077 |
Publisher: | Greco & Greco Editori |
Publication: | July 25, 2012 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Richard Sorge è considerato la più grande spia del XX secolo perché nel 1933 crea a Tokyo un’efficientissima rete di spionaggio che per ben otto anni fornirà alla Centrale di Mosca notizie preziosissime. In particolare Sorge svela a Stalin, utilizzando la sua stupefacente penetrazione dell’Ambasciata del Terzo Reich, i due segreti più custoditi della seconda guerra mondiale: la data dell’invasione tedesca dell’URSS (ma non fu creduto!) e la decisione di Tokyo di non invadere l’Unione Sovietica, nonostante l’appartenenza del Giappone al Patto Tripartito. Questa volta Stalin, non avendo alternative di fronte al dilagare delle truppe tedesche, gli dà fiducia e fa spostare gran parte degli effettivi schierati in Siberia per contrastare una possibile aggressione giapponese e li concentra sul fronte occidentale, dove la valanga nazista viene fermata. Hitler ha virtualmente perso la guerra. La magnifica spia può vantarsi di aver salvato la “patria dei lavoratori”. Ma il suo eccezionale contributo alla vittoria verrà riconosciuto a Mosca solo vent’anni dopo gli avvenimenti.
Richard Sorge è considerato la più grande spia del XX secolo perché nel 1933 crea a Tokyo un’efficientissima rete di spionaggio che per ben otto anni fornirà alla Centrale di Mosca notizie preziosissime. In particolare Sorge svela a Stalin, utilizzando la sua stupefacente penetrazione dell’Ambasciata del Terzo Reich, i due segreti più custoditi della seconda guerra mondiale: la data dell’invasione tedesca dell’URSS (ma non fu creduto!) e la decisione di Tokyo di non invadere l’Unione Sovietica, nonostante l’appartenenza del Giappone al Patto Tripartito. Questa volta Stalin, non avendo alternative di fronte al dilagare delle truppe tedesche, gli dà fiducia e fa spostare gran parte degli effettivi schierati in Siberia per contrastare una possibile aggressione giapponese e li concentra sul fronte occidentale, dove la valanga nazista viene fermata. Hitler ha virtualmente perso la guerra. La magnifica spia può vantarsi di aver salvato la “patria dei lavoratori”. Ma il suo eccezionale contributo alla vittoria verrà riconosciuto a Mosca solo vent’anni dopo gli avvenimenti.