Reti verdi e disegno della città contemporanea

La costruzione del nuovo piano di Londra

Nonfiction, Art & Architecture, Architecture, Planning
Cover of the book Reti verdi e disegno della città contemporanea by Lucia Nucci, Gangemi Editore
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Author: Lucia Nucci ISBN: 9788849200461
Publisher: Gangemi Editore Publication: March 20, 2016
Imprint: Gangemi Editore Language: Italian
Author: Lucia Nucci
ISBN: 9788849200461
Publisher: Gangemi Editore
Publication: March 20, 2016
Imprint: Gangemi Editore
Language: Italian

Collana Città, Territorio, Piano diretta da Giuseppe Imbesi Il sistema del verde viene oggi riproposto in alcuni piani urbanistici più recenti secondo un disegno di struttura caratterizzato dalla continuità e dal paradigma reticolare; esso è utilizzato come componente primaria di un'operazione di riqualificazione ed integrazione della città consolidata e della città contemporanea caratterizzata dalla diffusione insediativa. La ricerca indaga su: i nuovi significati attribuiti al verde urbano con l'impiego del paradigma reticolare continuità/integrazione; il ruolo che questo può assumere quale strumento di riqualificazione ed integrazione urbana, a partire dal riutilizzo degli open space in dismissione e degli spazi residuali; la reale fattibilità ed efficacia, insieme ai limiti, delle tesi generali e delle sperimentazioni progettuali proposte o avviate su questi temi. Il campo di approfondimento è offerto dalle tesi sulla riqualificazione urbana di Rogers e dal dibattito e le riforme da queste suscitato che hanno determinato l'impostazione del Nuovo Piano di Londra (2003) e dalle prime sperimentazioni progettuali avviate per la riqualificazione di parti della città. Il percorso consente di verificare l'applicabilità di queste tesi alla riqualificazione della città europea. Le motivazioni ed il campo problematico della ricerca prendono le mosse dal considerare la larga disponibilità nella città contemporanea, insieme alle grandi aree di dismissione, di aree e spazi minori residuali del processo insediativo; come queste aree siano riconducibili a tipologie e fattori assai diversi, come esse siano oggetto di usi impropri o inadeguati; infine come i comportamenti ricorrenti nella progettazione tendano a trascurare o ignorare questi residui o ad utilizzarli in una visione frammentata dello spazio pubblico e del verde. Recenti esperienze hanno dimostrato come questi spazi ed aree residue possano essere oggetto di una strategia più complessiva per la riqualificazione della città contemporanea.

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Collana Città, Territorio, Piano diretta da Giuseppe Imbesi Il sistema del verde viene oggi riproposto in alcuni piani urbanistici più recenti secondo un disegno di struttura caratterizzato dalla continuità e dal paradigma reticolare; esso è utilizzato come componente primaria di un'operazione di riqualificazione ed integrazione della città consolidata e della città contemporanea caratterizzata dalla diffusione insediativa. La ricerca indaga su: i nuovi significati attribuiti al verde urbano con l'impiego del paradigma reticolare continuità/integrazione; il ruolo che questo può assumere quale strumento di riqualificazione ed integrazione urbana, a partire dal riutilizzo degli open space in dismissione e degli spazi residuali; la reale fattibilità ed efficacia, insieme ai limiti, delle tesi generali e delle sperimentazioni progettuali proposte o avviate su questi temi. Il campo di approfondimento è offerto dalle tesi sulla riqualificazione urbana di Rogers e dal dibattito e le riforme da queste suscitato che hanno determinato l'impostazione del Nuovo Piano di Londra (2003) e dalle prime sperimentazioni progettuali avviate per la riqualificazione di parti della città. Il percorso consente di verificare l'applicabilità di queste tesi alla riqualificazione della città europea. Le motivazioni ed il campo problematico della ricerca prendono le mosse dal considerare la larga disponibilità nella città contemporanea, insieme alle grandi aree di dismissione, di aree e spazi minori residuali del processo insediativo; come queste aree siano riconducibili a tipologie e fattori assai diversi, come esse siano oggetto di usi impropri o inadeguati; infine come i comportamenti ricorrenti nella progettazione tendano a trascurare o ignorare questi residui o ad utilizzarli in una visione frammentata dello spazio pubblico e del verde. Recenti esperienze hanno dimostrato come questi spazi ed aree residue possano essere oggetto di una strategia più complessiva per la riqualificazione della città contemporanea.

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