Punteruolo rosso

Consalvo Calderone, imprenditore cinquantatreenne del sud Italia, è quello che si può definire un uomo realizzato: gestisce un’azienda abbastanza redditizia, ha una famiglia che non gli crea grattacapi e, pur non ricoprendo cariche importanti, la sua posizione sociale gli permette di godere di un’alta considerazione tra i suoi concittadini.
Una mattina, però, sua moglie riceve l’inattesa visita dell’ex segretaria aziendale, un’esile venticinquenne dallo sguardo intrigante, la quale lamenta di essere stata sedotta e abbandonata proprio dal vecchio datore di lavoro. Per giunta, la ragazza tiene tra le braccia quello che sostiene essere il figlio concepito durante  uno dei loro fugaci rapporti sessuali avvenuti in ufficio.
Da quel momento, l’esistenza tranquilla del Calderone subirà un brusco mutamento, grazie anche a una serie di sventure che metteranno a dura prova la sua reputazione, trasformandolo da punto di riferimento, gettonato e spavaldo, a figura estranea, sola e insicura.
E l’isolamento, come da consuetudine, oltre ai ricordi e ai rimpianti, si porta appresso anche molte domande; tra cui, la più assillante: le sfortune capitate nell’ultimo periodo della sua vita sono da attribuire solo ed esclusivamente a un crudele scherzo del destino?